Roma, il punto di non ritorno

Piove su Reggio Emilia ma diluvia su Pallotta e i suoi collaboratori. Perché monta la contestazione tra la gente e al tempo stesso frena la Roma in classifica: il pari contro il Sassuolo non serve a niente. I giallorossi, pur passando la notte al 5° posto, rischiano di perdere contemporaneamente la partecipazione alla Champions e all’Europa League. L’Inter e l’Atalanta sono già avanti, ma oggi anche il Milan può superarli, e il Torino agganciarli. Ranieri si illude di aver trovato la formula vincente e, premiando gli interpreti del successo di domenica scorsa contro la Juve, riparte dal finale della gara vinta contro i campioni d’Italia. L’unica novità è in difesa, con Jesus accanto a Fazio per il forfait di Manolas. La protesta dalla curva rimbalza in campo. Maresca, subito dopo la mezz’ora, è costretto a interrompere il match. Doppio stop, in totale meno di 2 minuti, per permettere ai vigili del fuoco di rimuovere i fumogeni lanciati dal settore ospiti nell’area di Consigli. La Roma va a sprazzi. Decente in partenza, fiacca in attesa dell’intervallo. Il Sassuolo conquista campo nella ripresa. A sprecare la chance per il ko è però El Shaarawy: a porta vuota, va in bicicletta e indirizza sul fondo. La Roma accelera e prepara l’assalto. Occasioni a raffica, senza inquadrare però il bersaglio. Nel recupero, Maresca annulla la rete di Fazio che chiude da centravanti aggiunto: c’è Dzeko in fuorigioco. Come la Roma in quest’annata deprimente. Lo riporta Il Messaggero. 

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