Roma, già 12.000 tifosi in trasferta

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Altri duemila. E’ il momento di fare qualche conto, vista la nuova mobilitazione di tifosi che parteciperanno alla trasferta di Vienna. L’entusiasmo romanista, a debita distanza dallo stadio Olimpico, non conosce pause.

ONDATAErano 4.000 ad Empoli, sparsi fra il settore ospiti e la tribuna centrale. Erano più di 2.000 a Reggio Emilia, in una sera feriale (mercoledì) e in un certo senso ferale (Florenzi). Ma erano 2.000 anche a Firenze, prima. E 800 a Torino, nell’anticipo dell’ora di pranzo, e a Plzen, nella provincia ceca. A Napoli i tifosi della Roma non sono potuti andare per questioni di sicurezza, altrimenti sarebbe stata un’altra invasione. Solo a Oporto, a metà agosto, la presenza non è stata massiccia (circa 400 coraggiosi) ma in quel caso hanno inciso le vacanze e la scomodità del viaggio. Le stesse ragioni, pochi giorni dopo, hanno frenato l’invasione a Cagliari, alla seconda giornata.

IL PIANO – Il totale dunque fa 2.000 circa. Quasi una curva intera ha seguito la Roma nelle prime trasferte della stagione tra Italia ed Europa. Per la sfida con l’Austria Vienna si muoveranno in tanti modi: con l’aereo, prima di tutto, già a partire da oggi. Previsto anche qualche pullman in partenza da Roma. Ma alcuni hanno preferito anche stavolta organizzarsi con mezzi propri: i 1.112 chilometri che separano i centri delle due città non hanno scoraggiato gli escursionisti che uniscono il pretesto della partita e la visita a una delle più eleganti capitali europee.

TENSIONEC’è un pizzico di preoccupazione tra le forze dell’ordine, visto che diverse centinaia di tifosi dell’Austria Vienna sono conosciuti anche fuori dal loro Paese per essere piuttosto turbolenti. C’è stato nei giorni scorsi uno scambio di informazioni tra la polizia austriaca e la Digos italiana. La speranza ovviamente è che sia solo una festa popolare, in un con- testo di leggerezza e passione, nonostante le temperature rigide: la sera si scenderà intorno ai 2-3 gradi.

TEATROIl vecchio stadio Prater, che è stato ribatezzato nel 1993 Ernst Happel Stadion per commemorare l’allenatore scomparso, è uno dei templi storici del calcio europeo: ha ospitato quattro finali di Coppa Campioni, tre delle quali con Inter o Milan in ballo, e la finale dell’Europeo 2008 vinta 1-0 dalla Spagna contro la Germania, oltre all’ultimo atto di una Coppa delle Coppe e di Coppa Uefa. Sorge all’interno di un parco pubblico molto famoso e frequentato, nel distretto di Leopolstadt, a due passi dal Danubio. Secondo l’Uefa è un impianto a cinque stelle: per ora non è previsto il tutto esaurito (53.000 posti) ma i media austriaci sottolineano che gli appelli dei giocatori di casa porteranno a riempire le tribune.

TABU’ – I tifosi della Roma, da parte loro, si augurano di vedere proprio a Vienna spezzato il digiuno europeo in trasferta che dura ormai da sette partite: l’ultima vittoria, che poi rimane l’unica della società americana nei cinque anni di proprietà, risale al febbraio 2015, ancora in Europa League a Rotterdam contro il Feyenoord: vincere in Austria significherebbe quasi certificare la qualificazione ai sedicesimi e avvicinarsi sensibilmente al primo posto, che garantirebbe un percorso più morbido nella fase a eliminazione diretta.

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