Oggi alle 13.30 la conferenza stampa di Gasperini. Il tecnico ha quasi tutto il gruppo a disposizione, ieri è tornato ad allenarsi col resto del gruppo anche Angeliño. Le se parole:
Come sta Angelino? Dybala e Ferguson?
“Angeliño ha avuto questo problema, sono passati due mesi e sono veramente tanti. Non posso fare previsioni, non sono stati problemi muscolari o articolari. Ha fatto gli esami, evidentemente sta bene. Nelle ultime settimane si è allenato e sta bene. Credo sia più una situazione dettata dai medici, quando ci daranno il placet lo utilizzeremo. Non è stata una settimana semplice per il resto, tra influenze e acciacchi. Tipo Koné ed El Aynaoui, Wesley che credo non rischieremo. Poi Dybala e Baldanzi, è stata una settimana non come speravo. Gli altri non mollano mai, sono sempre presenti. Cercherò di portare tutti comunque, ma dobbiamo fare delle valutazioni in vista di Celtic e Como”.
Sente di avere una rosa al completo?
“La Rosa al momento è al completo. L’unico fuori seriamente è Dovbyk, ma anche lui è sulla via della guarigione. Numericamente è sicuramente una rosa completa. I giocatori che hanno giocato meno stanno dando delle belle risposte. Da Ghilardi a Ziolkowski, ma anche Baldanzi e Pisilli, giovani italiani e under 21. Sono molto contento di loro e avranno più spazio. La rosa c’è, bisogna mantenere questo rendimento. Bisogna alzare presenza, rendimento in attacco. Da Dovbyk a Ferguson, Bailey e Dybala. Dobbiamo riuscire ad avere più continuità, ci sono stati veramente poco. Magari così abbiamo margini per fare anche meglio”.
Come spiega la scelta di Ferguson col Napoli. Dybala lo vedremo ancora in quel ruolo?
“Il problema di Dybala è solo una questione di infortuni. Altrimenti può giocare ovunque. Ha fatto quella serie di partite fino al Milan, anche molto positive, poi lo stop. La questione su Paulo è solo sulla sua disponibilità o meno. In questa settimana ha avuto un’influenza, è tornato da poco e ha fatto differenziato. Ora si riaggregherà alla squadra. In questo periodo lo abbiamo avuto a sprazzi, fino al Milan. Lì in attacco si può rotare in base alle caratteristiche, Baldanzi ha giocato bene e ha dato belle risposte anche se non è propriamente il suo ruolo. Tra tutti lo ha fatto anche meglio quel tipo di ruolo. Sappiamo che per giocare con lui centravanti devi giocare in un certo modo, con Ferguson o Dovbyk in un altro”.
El Aynaoui e Ndicka ci saranno per Roma-Como?
“Non ho certezze ancora”.
Cosa vuole da Baldanzi e Dybala rispetto a Dovbyk e Ferguson quando giocano lì?
“Nel momento in cui ti vengono a mancare contemporaneamente Ferguson e Dovbyk, vai a cercare, nella rosa che hai, l’adattamento migliore. Quindi cosa vai a cercare? Vai a cercare la rapidità, la tecnica, i triangoli, la palla terra. Se pensi anche al gol che è stato annullato a Pellegrini a Cremona, Baldanzi ha fatto una giocata… È chiaro che con quelle caratteristiche vai a cercare di mettere al meglio le caratteristiche di quei giocatori. Se ne hai altri, con altre caratteristiche, cerchi di sfruttare quelle che sono le caratteristiche migliori. Però, nella nostra rosa, in questo momento, se mancano quei due giocatori, è chiaro che quelle che hanno la caratteristica migliore, secondo me, anche rispetto a Soulé oppure a Pellegrini, vanno a fare quel ruolo. Poi, noi, che non lo possiamo fare, non lo può fare teoricamente chiunque con le proprie caratteristiche”.
Bailey ha parlato proprio dopo il Napoli dicendo che non può essere questo, dobbiamo recuperarlo. Fino a questo momento è sembrato un po’ un corpo estraneo. Ma è solo un problema di adattamento, di lavoro con la squadra, oppure c’è altro? E poi l’abbiamo visto quasi sempre a destra, ma può giocare anche dall’altra parte. Che tipo di giocatore lei ha visto fino a questo momento? Può alzare il livello, oppure ancora no?
“No, per l’amore, è stato un problema di lavoro. Lui è stato fuori tre mesi, tre mesi sono tantissimi. Ha avuto un infortunio, non chirurgico, ma un infortunio che l’ha tenuto fuori per due mesi. Due mesi sono tanti, quindi subito dopo è rimasto quasi un altro mese fuori. È chiaro che nel frattempo gli altri vanno avanti, vanno forti. È in un gruppo che viaggia, che è sempre presente, sempre compatto, sempre bello reattivo negli allenamenti e nelle partite. Non è facile poi dover recuperare, dover inseguire, soprattutto in un periodo come dicembre, novembre-dicembre, dove tutti vanno. Tutte le squadre ormai non hanno più quei cali asfissianti, i ritmi sono forti. Tu hai perso strada e devi rimetterti velocemente in carreggiata per recuperarla. È quello che stiamo cercando di fare, sperando che lui possa avere la continuità e la presenza negli allenamenti. Però, penso, beh… come fa a vedere il livello? Tre mesi che è fuori, è difficile. Deve rientrare in condizione, iniziare ad allenarsi regolarmente, dare un po’ di continuità agli allenamenti. Nella prima settimana o due settimane che si allena con regolarità, vedremo. Però c’è anche tutto il resto. È chiaro che è un giocatore su cui ci puntiamo. Lui, come quelli che ho nominato prima, Baldanzi, Ferguson, Dovbyk, sono giocatori che ci auguriamo possano dare. Perché se loro girano e hanno continuità, riusciremo a essere anche più competitivi”.
Lei avrà dei giocatori di riferimento, anche da questo punto di vista. Sono giocatori che magari, appunto, ne ha sottolineato quelli che si sono allenati un po’ meno, ma che comunque tengono sempre, sotto gli “highlander”. Vuole citarne qualcuno per capire, insomma, quali sono anche i suoi riferimenti nello spogliatoio?
“Mi fido veramente di tutti. Questo allo spogliatoio è un aspetto straordinario. A partire da Svilar, posso dire anche degli altri portieri che non stanno giocando. Tutta la difesa, Hermoso è un leader, Mancini è un leader. Ghilardi e Ziolkowski sono due giovani che non hanno saltato un minuto d’allenamento e per loro è stato anche faticoso all’inizio. Sono molto contento per Ghilardi che ha fatto quella prestazione, perché vuol dire che, quando uno fa, riesce a fare pure una prestazione, ma vuol dire che è in grado di poterla fare. Sarà così anche per Ziolkowski, che è un ottimo ragazzo, non so quale sarà il suo tempo, ma sono tutti ragazzi a posto. Vale per il resto dei ruoli, c’è il centrocampista, vale per l’esterno Wesley, ma anche tutti gli altri, Rensch, che c’è sempre, Tsimikas con le sue difficoltà, ma c’è sempre, Pellegrini, straordinario, Soulé, straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione in quei giocatori che per lungo tempo, poi gli altri possono avere qualche giorno che succede, giocando a calcio tante partite, succede. Questi purtroppo hanno avuto defezioni molto lunghe nello stesso reparto e, nonostante questo, la Roma, in virtù proprio di questi ragazzi, ha fatto fino adesso un ottimo percorso e abbiamo tutta l’intenzione di continuare a farlo. Pisilli è un altro ragazzo straordinario e che sta facendo molto bene. L’ho un po’ penalizzato, ma è un giocatore forte. Lui giustamente meriterebbe magari di giocare di più e io non voglio fermarlo, perché se c’è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore. È normale che lui ambisca a giocare di più, ma lo sta facendo con grande professionalità ed è sempre lì pronto. Si è visto Baldanzi, che poi ha avuto la possibilità di giocare e ha fatto bene. La forza della Roma in questo momento è questo gruppo. In questo gruppo i giocatori hanno una mentalità veramente straordinaria”.
Come ha trovato Arena al ritorno dall’ottimo Mondiale che ha disputato e se ci potrebbe essere la possibilità di vederlo tra i convocati per la gara di domani?
“Sì, per domani i convocati. Qui ci andiamo un po’ più in età, un po’ più, però i passaggi sono poi gli stessi. Quello che ho sempre trovato producente è avere una rosa di 17 giocatori e poi avere dei giovani dietro da buttare dentro. Queste sono tutte situazioni che devi creare in anticipo e poi dopo dare spazio, magari se hai un settore giovanile come Roma o Atalanta. Ma mi accorgo che man mano che sali di ambizione e che pensi a risultati molto più alti, questo discorso diventa difficilissimo da fare in Italia. Sì, è uno dei ragazzi, però sta giocando in Primavera, calma”.
Siamo ormai a dicembre inoltrato, quindi penso, almeno dal mio punto di vista, che si possano tirare le somme sull’andamento di Ferguson, visto che è un giocatore che poi è in prestito con una situazione particolare in vista della prossima estate. Si sta parlando in questi giorni della possibilità che lui possa tornare al Brighton in maniera anticipata. Io le chiedo come si pone lei davanti a questa eventualità.
“Non posso impedire che se ne parli, ma io ne parlerò a gennaio con la società. In questo periodo succede sempre che si parli di tanti giocatori, poi magari uno entra, fa due gol e cambia l’onda, oppure fa due o tre partite di livello e cambiano tutti i giudizi. Io credo che quello che sarà adesso è troppo presto, come avete accennato voi, ci sono tantissime partite che possono cambiare completamente le strategie e le idee”.
Possiamo dire che Pellegrini sta diventando un uomo di Gasperini?
“No, è un uomo della Roma, è un giocatore forte. Un giocatore molto solido sia come giocatore, che sicuramente è un valore, ma questo l’avete sempre saputo. È un giocatore giovane che ha 29 anni, un giocatore sano, sempre presente, allena benissimo, è un ottimo ragazzo, fa parte di tutto quel gruppo di capitani molto attaccati alla squadra, alla stagione, alla prestazione della squadra”.


