Roma, Garcia: “Totti forza della natura, pensa di avere 28 anni…”

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REPUBBLICA.IT (M. MONTI) – Obiettivo 100 punti. In campionato, chiaramente, la cifra equivarrebbe al migliorare lo score messo a segno da Rudi Garcia nella prima stagione nella capitale. E, verosimilmente giocarsi ottime chance in vista della lotta per lo scudetto con la Juventus. Parliamo, però, dei punti totali che, vincendo contro l’Hellas Verona (arbitrerà Russo), il tecnico francese potrebbe collezionare in sole 43 panchine nella sua carriera in giallorosso (con una media di oltre 2,3 punti a partita): “Non è alla quarta giornata, anche se siamo davanti con i bianconeri a punteggio pieno, che si possono fare queste valutazioni. L’unico avversario che considero – ha detto Garcia in conferenza stampa – è quello della prossima gara, il Verona“. Sulle spalle di Totti e Pjanic, la responsabilità di dar seguito al filotto di vittorie inanellato nelle prime quattro apparizioni in Serie A.

TESTA AL VERONA – “Adesso sono più integrato, capisco quasi tutto e a volte mi faccio anche sentire o capire. E’ più facile per me avere un rapporto più stretto, non solo con la città ma con tutte le persone che lavorano nel club“. Sicuramente più rilassato del solito, con una disponibilità al sorriso che non aveva mostrato nelle ultime apparizioni nella sala stampa di Trigoria, Rudi Garcia parla alla vigilia di quella che potrebbe essere la quinta vittoria consecutiva in Serie A, sottolineando l’importanza nel non sprecare energie a pensare alla sfida di Champions contro il Manchester City, e al big match del 5 ottobre contro la Juventus: “I giocatori hanno già dimostrato, prima dell’esordio in Champions, che erano con la testa al 100% sul campionato e sulla gara che stavamo disputando al Castellani. Empoli, CSKA e Cagliari erano partite ugualmente importanti, tutte lo sono. Per preparare al meglio gli incontri che vengono bisogna dare tutto nel match che affrontiamo nel presente. A Parma ho visto una Roma che mi è piaciuta sull’atteggiamento collettivo, sullo spirito di squadra. Il gol arrivato all’88esimo – prosegue Garcia – può contare molto sul piano psicologico perché sono tre punti importanti. Ora, però, dobbiamo solo pensare al Verona: ènormale si parli della Champions ma, per me, le altre squadre al momento non esistono“.

GARCIA SI CULLA TOTTI E PJANIC – Esistono poi alcuni quid in campo che permettono al tecnico francese di affrontare i gialloblu sapendo di poter fare affidamento su un’ampia selezione di scelte di uomini validi, a dispetto dei tanti infortuni che riempiono i lettini dell’infermeria di Trigoria. Totti e Pjanic – i gemelli dai piedi dorati – su tutti. Il capitano ha lanciato ieri messaggi d’amore al compagno bosniaco. Garcia minimizza pur sapendo cosa effettivamente rappresenti il centrocampista per le gerarchie all’interno della sua rosa: “E’ un giocatore della Roma esattamente come Francesco. Ha risposto sul campo, al minuto 88 dell’ultima partita, sulla sua grandezza e sul significato del suo apporto alla Roma. Totti? Domani sarà il tempo degli auguri, ma non gli diciamo l’età che ha. Lui pensa di averne 28 e va bene così. E’ un giocatore fondamentale, enorme – dice Garcia – Sono contento di vedere il suo piacere nello stare in campo con la nostra Roma. Sul piano fisico è una forza della natura, ha una struttura migliore degli altri. Poi c’è la sua professionalità: uno può durare così tanto solo con l’allenamento invisibile di cui parlai giorni addietro. Se giocherà? Lo saprà, come voi, un’ora e mezza prima della partita“.

A KEITA LE CHIAVI DEL CENTROCAMPO – Chi, invece, sa di non poter esserci per la gara contro la squadra di Mandorlini è Leandro Castan: “Sta migliorando tanto, è un guerriero e vuole giocare e aiutare la squadra. Bisogna aspettare, però. Voglio tutti i miei giocatori al massimo e, per questo, il gruppo sarà identico a quello di Parma. Poi ci saranno 2-3 giorni per vedere se ci sarà qualcuno in grado di rientrare, ma ci penseremo dopo la gara contro il Verona“. Per il centrocampo si fa largo l’ipotesi di un inserimento dal primo minuto del giovane Paredes: “E’ pronto a giocare, il suo momento arriverà perché non possiamo pensare di affrontare tutte le partite con tre centrocampisti. Ho la soluzione Florenzi e la possibilità, invece, di schierare tre centrocampisti più offensivi”. Sicuramente, le chiavi della mediana verranno consegnate al ‘professor’ Keita: “Nel suo dna c’è il gioco collettivo, il passaggio di prima; fa girare la palla e ci dà anche sicurezza sul piano difensivo. De Rossi? Anche lui è un calciatore fantastico sul piano tecnico: spero di averlo presto con noi, è un giocatore fondamentale“. E quando rientrerà anche Kevin Strootman, allora sì che Rudi Garcia potrà avere a disposizione tutte le armi per puntare al vertice. A quell’obiettivo scudetto che, ormai, a Trigoria, non è più una parola tabù.

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