«Scommettere 50 centesimi sullo scudetto della Roma? Qui è come in Francia, non abbiamo la possibilità di farlo. Forse inizierò a puntare sui cavalli…». Prima ricorda le regole del codice di giustizia sportiva, poi col sorriso dribbla la domanda ricorrendo a una battuta. Rudi Garcia proprio non ne vuole sapere di accostare la Roma al tricolore. Sarà perchè lo scorso anno la cosa alla fine non ha portato bene, o perchè l’avvio di stagione non è certo dei migliori, fatto sta che il tecnico francese evita in tutti i modi di sbilanciarsi sulle ambizioni in campionato.
A Trigoria, d’altronde, la vera preoccupazione adesso è uscire indenni dal Barbera. La trasferta che domenica attende la Roma sul campo del Palermo è forse la più delicata da quando Garcia siede sulla panchina giallorossa. Il ko in Champions League col Bate Borisov ha allargato parecchie crepe nella gestione tecnica, ma a pesare nel rendimento altalenante c’è anche una rosa forse non così lunga come si credeva alla chiusura del mercato. Infortuni in serie (Ruediger, Keita, Totti, Dzeko) e sottovalutazione di alcune situazioni (Strootman, Castan) hanno accorciato parecchio la coperta giallorossa. Resa ancor più corta poi dal fatto che, almeno sinora, Garcia ha totalmente ignorato alcuni giocatori, spremendone conseguentemente altri. I due casi più evidenti (assieme adEmerson Palmieri) sono quelli di Gyomber e Ucan, titolari nelle rispettive nazionali, ma oggetti misteriosi per il tecnico. Il centrale slovacco, nonostante i problemi di Castan e Ruediger, non ha ancora esordito, mentre Manolas e De Rossi (tra Roma e nazionali) hanno giocato rispettivamente già 857′ e 790′ minuti. Stesso discorso per Ucan, in campo appena 7′ con la Samp, mentre Pjanic è a quota 709′ e Nainggolan a 884′.
Insomma, è chiaro che a qualcuno tirare il fiato non dispiacerebbe, anche perchè le soste di campionato per gli impegni delle nazionali non coincidono certo con periodi di riposo per questi giocatori. D’altra parte, le scelte di Garcia testimoniano però il fatto che il tecnico non si fida di tutti gli elementi della rosa. A Palermo quindi difficilmente si vedranno stravolgimenti nell’undici iniziale. Alla fine l’unica novità tra i titolari rispetto alla sconfitta in Bielorussia dovrebbe riguardare l’inserimento di Iago Falque per Iturbe nel tridente offensivo per dare maggiore equilibrio.