Roma, preoccupazioni per Garcia: Gervinho e Torosidis a rischio contro l’Inter

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REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Emergenza. Oppure no? La Roma si avvicina al match con l’Inter non senza qualche pensiero legato a una situazione infortuni non esattamente rilassante. A 72 ore dalla sfida di sabato sera a Mazzarri Garcia è stato costretto a provare per tutto l’allenamento una difesa d’emergenza: colpa di un fastidio alla caviglia di Torosidis. Ma anche l’attacco non brilla per condizione: Totti si arrende, salterà l’Inter, e Gervinho ha la febbre. Eppure il club, quasi per deformazione, guarda soprattutto al futuro: e il primo colpo in ottica Champions è già vicino.

BRIVIDO TOROSIDIS, MA CI SARA’, TOTTI SI ARRENDE – Taddei sulla fascia, a Bologna, non ha certamente brillato. Eppure per tutto l’allenamento Garcia ha dovuto provare lui come laterale destro di una difesa già fortemente rimaneggiata. Colpa di un contrasto che a inizio allenamento ha costretto Torosidis a uscire dal campo dolorante. Una botta alla caviglia, la stessa colpita martedì a fine allenamento da un compagno in uno scontro. Dolore sufficiente a consigliare medici e allenatore di fermare l’esterno – unico abile in rosa – per evitare guai peggiori. Giovedì mattina si sottoporrà a un controllo, ma l’articolazione non si è gonfiata e già questo lascia pensare che il guaio non impedirà al terzino greco di occupare la corsia destra dell’Olimpico sabato sera contro l’Inter. A sinistra invece giocherà ancora il baby Romagnoli, a cui Garcia ha fatto i complimenti per il secondo tempo con il Bologna quando, liberato dalle ansie del debutto dall’inizio, si è proposto e ha cercato regolarmente la giocata in profondità.

MAICON-DODO’ A NAPOLI, GERVINHO FEBBRE CHE NON PREOCCUPA– Inevitabile, in fondo, causa l’assenza cronica di Balzaretti e quelle di Maicon e Dodò. Per entrambi i terzini brasiliani, novità all’orizzonte: con il Napoli, la Roma ne è sicura, torneranno al loro posto. Offrendo a Garcia alternative che sulle corsie laterali mancano da più di un mese. Ma i laterali per sabato sera sono contati anche in attacco: Gervinho ha passato la giornata di mercoledì – e questa è una novità – senza correre. L’esterno ivoriano è tornato a casa senza allenarsi, colpa di un attacco febbrile: nessun sintomo però oltre alla temperatura alta, che non sembra comunque poterne mettere in dubbio la presenza in campo con l’Inter. Mancherà invece Florenzi, almeno dal primo minuto: la distorsione alla caviglia si sta riassorbendo, il giocatore lavora per essere a disposizione di Garcia per qualche minuto. Anche se la sua assenza iniziale è destinata a lasciare nuovo spazio a Ljajic, cui l’allenatore francese restituirà una chance dal primo minuto dopo le prove decisamente opache dell’ultimo mese, che hanno innervosito l’attaccante serbo. L’imminente ritorno in nazionale, per lui, potrebbe essere la molla per un rinascimento individuale. O almeno lo spera monsieur Rudi.

ASTORI A ROMA PER FRANCESCA – Mentre il calendario offre nel prossimo mese tre match decisivi sulla strada per la Champions, il ds Sabatini lavora già per il futuro europeo della Roma. Nelle ultime ore il manager romanista ha incontrato il ds del Cagliari Salerno, lo stesso con cui a gennaio aveva chiuso a Milano l’affare Nainggolan. E con lui, nel solito hotel Visconti, ha gettato le basi – solidissime – di un altro colpo: Davide Astori. Un’operazione di cui si era già parlato nel mercato invernale, e rimandata alla prossima stagione, quando la Roma avrà bisogno di tre o quattro centrali di altissimo livello. Con Jedvaj destinato a trovare spazio altrove e Toloi ancora da valutare realmente, il ds stringe per un nome affidabile che piace dai tempi dell’affare Destro (l’agente del difensore è lo stesso dell’attaccante). E destinato ad andare in porto: in fondo, anche Astori spinge per Roma, dove fa spesso base per lavoro la splendida fidanzata, Francesca Fioretti. Modella, starlette di alcuni reality show, si divide tra la capitale e Milano per lavoro. I due, uniti da mesi, pensano alla convivenza: e Roma in questo senso rappresenta il luogo ideale in cui mettere radici.

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