Quando gli ex si scontrano…

Montella CataniaLa Roma domani sera affronterà al Franchi la fiorentina, e questo non può che voler dire scontrarsi con Montella. Come in tutte le storie d’amore, soprattutto quelle fatte di addii e ritorni, il momento dell’incontro punta i riflettori su ciò che si è fatto e non fatto dalla separazione in poi. Il premio di chi ci ha guadagnato di più forse va proprio all’aeroplanino, che con i suoi viola ha ben venti punti più dell’anno scorso ed è imbattuto nel girone di ritorno. Quando quest’estate si è parlato di lui come rivale del boemo, per sedere sulla panchina della Roma, quasi tutti abbiamo sperato di no, non per carenze tecniche, nemmeno siamo arrivati a parlare di schemi e giocatori, ma perché quando quello spogliatoio lo hai vissuto da calciatore è difficile importi come mister. Questo probabilmente è vero anche perché ancor prima di Totti e Perrotta, che insieme ci hanno giocato davvero, siamo noi tifosi ad immaginarlo ancora in calzoncini e scarpini, siamo noi che non riusciamo a sovrapporre all’immagine di lui che spalanca le braccia dopo un gol, quella di lui in giacca e cravatta che dà direttive ai suoi. Non essere l’allenatore della Roma, con il senno di poi, ha portato grandi vantaggi a Montella,  che in un altro spogliatoio non ha dovuto affrontare lo scoglio di spogliarsi dei vecchi panni e di imporsi con i nuovi che, stando a guardare i numeri, indossa molto bene. Tornando a noi, ne abbiamo fatta un’altra di valutazione sbagliata a inizio stagione, perché in lotta per la Champions al quarto posto, ci saremmo dovuti essere noi e non loro. Questo è il quadro di insieme, ma il calcio non è fatto di bilanci, non nei novanta minuti che si giocano sul  prato verde, non quando si viene da un quattro a zero, non quando si ha un allenatore che crede nell’utopie, non quando si ha noi come tifosi. L’aeroplanino ha fatto tanta strada, è decollato e come, ma attenzione perché sulla sua pista domani c’è un ex collega che ancora gli scarpini al chiodo non li ha appesi, e non sembra averne nessuna intenzione, c’è il miglior attacco del campionato e ci sono in palio tre punti che ci vogliamo assolutamente prendere.

Umberto Ruggeri

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