Roma-Fiorentina, tutte le interviste. Luis Enrique: “I tifosi hanno il diritto di protestare”. Baldini: “La colpa è mia”

Roma-Forentina: tutte le dichiarazioni dei protagonisti al termine della partita

Luis Enrique a Sky:
I tifosi ci sono stati vicini, è normale che ci mostrino il loro disappunto. Oggi è un giorno difficile per tutti. Capisco la tristezza, abbiamo giocato a un livello più basso del solito. Nel primo tempo non ci siamo stati, nel secondo dopo i cambi siamo stati a livello altissimi, abbiamo concesso qualche ripartenza in più per andare a vincere. Sarebbe stato bello vincere, ma la fortuna non è mai stata dalla nostra parte in questa stagione. Quando manca l’ultimo passo per partecipare alla lotta per il terzo posto non siamo stati all’altezza. E‘ un peccato, una situazione difficile da capire per i tifosi. Trovare soluzioni dopo una sconfitta del genere è difficile anche per me. L’obiettivo è cercare di lottare per un posto in Europa League. Sarà difficlle, queste sconfitte fanno troppo male, ma ci proveremo. Mai parlato di progetto, mai pensato di giustificarmi. Se c’è un responsabile sono io, quello che è vero che questa società è diversa dalle altre e gli auguro molte soddisfazioni“.

Luis Enrique a Mediaset Premium:Il primo tempo è stato difficile per noi. Capisco la difficoltà dei ragazzi nel fare il proprio lavoro. E’ difficile, sappiamo della tristezza dei tifosi, siamo noi che abbiamo creato questo. Essere all’altezza della tifoseria è il nostro obiettivo. Io ho vissuto qualche esperienza simile, da calciatore. Ho parlato con loro, erano tutti tristi, pensano di aver perso l’ennesima possibilità, il nostro compito è puntare il più in alto possibile. Contro il Napoli ci sarà contestazione? Noi abbiamo creato questa situazione, ora dobbiamo rialzarci. Non ho visto lo striscione esposto in curva Sud. Un uomo vero ti assicuro che lo sono, ma devo essere anche un allenatore vero. Ho tanta fiducia in me stesso, ma mi mancano i risultati. Si può fare meglio, sicuramente. Ieri è stato eliminato il Bar ellona di Guardiola e quindi non è una grande giornata per nessuno di noi due, ma siamo professionisti, andiamo avanti“.

Luis Enrique a Roma Channel:

Non è il momento di fuggire. Posso dire che non devono essere preoccupati, questa è una società di livello altissimo. Arriveranno i trionfi alla Roma, non so quando, ma arriveranno. I calciatori si sono sempre messi a disposizione, per me sarebbe facile fare così e andare via. Dobbiamo finire questa stagione e dobbiamo fare di tutto per prendere un posto per l’Europa. Non resterò mai in un posto dove non mi vogliono. Ogni volta che siamo andati vicini alla lotta vera non siamo stati all’altezza. Questo lo sappiamo, quasi imperdonabile che non siamo stati bravi nel primo tempo. Con questo clima sarà ancora più difficile per i ragazzi che non sono robot ma ragazzi. Abbiamo fatto sicuramente tanti errori ma cercheremo di migliorare. Dobbiamo migliorare tutti, è normale. Ho vissuto queste situazioni e sono cose difficili. Ma il mio mestiere è questo, preparare la squadre nel miglior modo possibile“.

Luis Enrique in conferenza stampa:
La situazione è difficile, la squadra ha sofferto. E’ difficile per i miei giocatori giocare. E’ una giornata difficile per l’allenatore, i calciatori e la società. Ma non succede nulla, dobbiamo rialzarci e dobbiamo pensare alle prossime partite. I tifosi hanno perso la pazienza? Tranquillo che manca un giorno in meno al mio addio. Se è quello che volete andrò via. Adesso penso ancora alle prossime 4 partite che mi servono per la qualificazione all’Uefa. Da questa situazione si esce migliorando le prestazioni. I giocatori volevano fare alcune cose, ma non gli riuscivano, specialmente nel primo tempo. E’ strano che la Roma sia una delle squadre con più espulsi, perché non diamo un calcio a nessuno. La Roma non cerca di fare un gioco fisico. Sono stati espulsi per poca personalità o troppa intensità. E’ una situazione difficile da gestire, oggi è successo a Dani. Siamo lontani da quello che pensiamo che dovremmo essere. E’ difficile spiegare quando c’è una situazione come questa. Ogni settimana la situazione è più difficile perché quello che circonda la squadra è più pessimista. Oggi è il riassunto della nostra stagione e mi dispiace. I tifosi sono sempre stati fedelissimi e adesso capiamo la rabbia e la tristezza. Mi dispiace se non vi piaccio ma per fortuna per noi tutto questo non sarò eterno. Io non ho mai parlato di progetto. Io ho accettato l’offerta della Roma e sono venuto qua. Ho sempre detto che un allenatore si vede dai risultati. Dal primo giorno a Brunico. Se la società decide che sarò io sarò io, se a voi non piace me ne frega niente. Domani l’allenatore della Roma si alza alle nove per cercare di fare la partita contro il Napoli“.

Baldini a Roma Channel:
C’è da notare che dopo una partita brutta come quella di Torino la squadra è entrata in campo molto provata e prendere il gol subito ha aumentato le nostre sofferenze in questo momento. Mi sento di assolvere completamente la squadra, nel secondo tempo ha messo tutto quello che aveva. C’è un solo responsabile che sono io: ho scelto tutte le persone che compongono la dirigenza e la parte tecnica della Roma. Mi sento di spezzare una lancia per i calciatori che nel secondo tempo hanno messo tutto quello che avevano per vincere. Il gol alla fina dà tutta un’altra luce alla prestazione odierna. Di dubbi ne abbiamo e ne abbiamo tanti. Pensiamo di avere individuato le cause e le soluzioni. Non sappiamo se saranno le soluzioni a tutti i dubbi. Se facessimo un passo indietro all’inizio della stagione, sapevamo delle difficoltà, oggi potremmo dire che non siamo tanto lontani da dove pensavamo di poter essere a questo punto del campionato. Potevamo andare oltre le nostre aspettative, questo fa abbastanza male. C’è spunto per ulteriori riflessioni per capire se le soluzioni possano essere quelle che servano per continuare a dare corpo a questo tipo di programma. E’ assolutamente legittima la contestazione dei tifosi. La tifoseria ci ha dato ampio appoggio. E’ normale che possano dimostrare il loro disappunto“.

Baldini in zona mista:
La squadra ha reagito nel secondo tempo. Sotto il profilo psicologico il primo tempo sia stato brutto, poi il vantaggio ci ha spezzato le gambe. Il gol di Lazzari ha distrutto tutto. La contestazione è legittima, ma ricordo anche lo striscione per Luis: questo testimonia l’amore per questo allenatore. E’ normale che accada però che questa passione si trasformi in risentimento. Finchè potrò scegliere, Luis Enrique sarà l’allenatore della Roma. Semmai sono da mettere in discussione le mie scelte, le mie responsabilità. Luis si prende le responsabilità ed è normale. Io, che sono sopra di lui, mi prendo le responsabilità per lui e per i calciatori. Avevamo pensato ad un percorso pluriennale che potesse dare la possibilità di intervenire dove ci fosse bisogno. Prendersi le responsabilità è fondamentale. C’è molto da salvare. Il pubblico oggi ha spinto la squadra, la dimostrazione c’è stata data“.

De Rossi a Sky:
“Dopo aver preparato la partita a palla è arrivato il gol dopo un minuto e ti tocca rincorrere. Ci sono mille scusanti ma non è quello il problema, abbiamo perso col caldo e col freddo, abbiamo perso in molte situazioni ambientali e tattiche. Penso che Luis Enrique sia uno dei più bravi allenatori che ho avuto. Mi hanno allenato Capello e Spalletti, non pizza e fichi. Magari non sarà il più bravo, ma di certo non è il più fortunato. Basta pensare a una partita come oggi, non spettacolare ma se pareggi hai un punto in più. Sono piccole cose che possono farci migliorare da questo punto di vista. C’è stato qualche piccolo correttivo, anche a inizio campionato non ricordo un gran gioco espresso. Sotto Natale avevamo fatto passi in avanti, abbiamo dovuto portare dei correttivi. Giocare bene ti portava a rischiare i contropiedi, sapete come abbiamo perso a Genova, il derby, abbiamo perso tante partite dove squadre di minor qualità della nostra possono portare un punto a casa. I giudizi vengono molto alterati dal risultato. Mesi fa sembrava che a Roma non si potesse giocare se non c’ero io. Non era vero prima e non è vero adesso. La squadra è giù, non dico distrutta ma oggi era veramente dispiaciuta. Credo che c’è grande fiducia e rispetto nell’allenatore. Non parlo a nome degli altri, sembra stucchevole che io stia a difendere l’allenatore. Se mi mandano un allenatore che mi fa vincere lo scudetto farei di tutto per mandare via Luis Enrique, ma non credo sia questo il problema. Anche oggi la curva ha cantato per 90’, a volte ha urlato cose meno belle. Il paragone con il Barcellona è assurdo, noi sappiamo che in Italia c’è molta passione e i tifosi si possono stufare. Ne ho vissute di peggio, mi sono salvato alla penultima giornata un anno. Siamo abituati a passare questi momenti e a superarli insieme“.

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