Roma vs Fiorentina, vecchia e nuova America con lo stadio in comune

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – 18 agosto 2011 e 6 giugno 2019. Due date tanto lontane quanto importanti per due squadre, la Roma e la Fiorentina. Coincidono con il cambio di proprietà e l’inizio di una nuova era: da una parte Thomas Richard DiBenedetto, poi rilevato da James Pallotta, dall’altra parte Rocco Commisso che di americano ha la sua vita, ma non la natalità vista la sua provenienza calabrese. Tanti obiettivi, tante belle speranze che si conducono ad un impianto, lo stadio.

STADIO

2.984 giorni fa la Roma diede vita al progetto Stadio che doveva, deve e dovrà sorgere nell’area di Tor di Valle individuata dal management americano come adatta per costruire anche il business park condito dai campi di allenamento. Un percorso tortuoso che ha visto passare tre Sindaci: Alemanno, Marino e Raggi, e un Commissario straordinario: Tronca. Neanche il progetto è più quello di una volta. Dalle torri di Libeskind al taglio netto delle cubature del 50% datato 24 febbraio 2017 quando, dopo una giornata estenuante, la Raggi e Baldissoni dal Campidoglio annunciarono l’accordo con tanto di hashtag da parte della grillina #UnoStadioFattoBene. Così aveva scritto Pallotta: “The next chapter begins. Forza Roma“, e così le cose sono rimaste perchè tra polemiche e scandali la costruzione del nuovo gioiello giallorosso fatica ad arrivare. Dall’arresto di Parnasi, al passaggio di proprietà, ora fermato dal Coronavirus, tutto è in stand-by. Pochi chilometri più a Nord anche l’altro americano, dalla parlata da gangster, ha progetti faraonici: “Se questo stadio si farà? Sono venti anni che lo aspettate, io sono qui da appena sei mesi…“, prima. “Sono deluso, pensavo che dopo vent’anni si fosse più avanti. Pensavo che si potesse fare qualcosa per i tifosi che sono importanti per Firenze. Credevo che avremmo fatto prima l’investimento dello stadio rispetto a quello del centro sportivo“, poi. “Se il processo in corso non si svolgesse secondo tempi certi e con costi ragionevoli, la nostra volontà di portare avanti il progetto Mercafir svanirebbe velocemente“, ancora. Anche a Firenze, quindi, dopo aver trovato l’area e aver presentato dei plastici nel 2017, la situazione si sta risolvendo con un buco nell’acqua clamoroso.

CAMPO

In campo non c’è partita e lo scontro diretto lo dimostra. Un 4-1 per la Roma senza possibilità di risposta per la Fiorentina che è stata dominata per tutto il tempo di gioco. 45 punti in classifica contro 30. Un cambio di allenatore in corsa per la Viola che non è riuscita a trovare il giusto equilibrio con Montella. Il progetto, comunque, è simile a quello romanista e punta molto sui giovani. Chiesa, Castrovilli, Vlahovic, Sottil e Ranieri sono soltanto alcuni dei talenti presenti nella rosa della Fiorentina che Commisso punta a rinforzare in maniera molto decisa: ha già preso Kouame a gennaio e si è assicurata Amrabat per giugno. Non è da meno la Roma che con i giovani ha dimostrato di saperci fare. Quest’anno con la crescita esponenziale di Kluivert, la conferma di Zaniolo, la leadership di Pellegrini e l’arrivo di Mancini. Da decidere chi sarà l’allenatore al Franchi per la prossima stagione, perchè se i giallorossi hanno Fonseca come punto di riferimento futuro, in Toscana non sanno se Iachini siederà ancora sulla panchina Viola.

Il pubblico di Firenze ha risposto sempre in massa anche quando le cose, almeno quest’anno, non andavano per il verso giusto. Commisso ha portato nuovo spirito e frizzantezza in una città dove, con i Della Valle, regnava lo sconforto e la poca ambizione. Il vento è cambiato e presto potrebbe cambiare anche nella Capitale. Il Made in USA potrebbe continuare con Friedkin spostandosi dalla costa Est, Boston, alla costa Ovest, Houston, dove fa più caldo e dove il futuro giallorosso potrebbe essere glorioso.

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