Roma-Fiorentina 2-2: le pagelle. La vittoria, questa sconosciuta. Squadra specialista nel non sfruttare i passi falsi degli avversari

Pagine Romaniste (S.Indovino) – Ancora una volta la Roma non riesce a sfruttare i passi falsi delle dirette avversarie, in questo caso Milan e Lazio. La partita con la Fiorentina, club da affrontare col coltello tra i denti dopo l’umiliazione di Coppa Italia, si tramuta in un banale pareggio che serve ben poco alla seppur corta classifica. I buchi difensivi si palesano anche oggi: i viola segnano subito da un calcio d’angolo in cui le marcature sono nulle. Fortuna che Zaniolo ristabilisce la parità poco dopo. La ripresa inizia nuovamente con uno svantaggio, firmato Gerson (ex, manco a dirlo) e i capitolini sono costretti nuovamente a inseguire. Ci pensa Perotti a segnare il gol del 2-2. Chi pensava a un arrembaggio per agguantare i 3 punti, si sbagliava. La partita scorre verso la fine senza acuti.

ROMA

Mirante 6 – Assolutamente incolpevole nei due gol subiti, è anzi protagonista di alcuni buoni interventi che si rivelano piuttosto utili per tenere a galla la Roma.

Santon 5.5 – Una buona abnegazione quella messa in mostra dall’ex Inter, che si arma di coraggio sin dall’inizio e prova praticamente sempre a scendere sulla corsia di destra. Potrebbe forse essere meglio posizionato nell’azione che ha portato la seconda marcatura viola. Esce per un problema muscolare.

Fazio 6 – Paradossalmente non fa altro che migliorare col passare dei minuti, fino a quando, proprio allo scadere, è bravo a sventare alcune situazioni insidiose. Un leggero passo in avanti, ma è ancora il lontanissimo parente del giocatore ammirato le stagioni addietro.

Juan Jesus 5 – Non ci siamo, per niente. Sbaglia praticamente tutti i posizionamenti, non sembra mai avere la voglia addosso di sradicare i palloni dai piedi avversari. La sua deviazione è sì sfortunata, ma anche figlia di una mancata concentrazione.

Kolarov 5.5 – Più vivace rispetto le ultime uscite, riesce ad arrivare diverse volte sul fondo e crossare in mezzo. Peccato che i compagni non siano mai in grado di buttare un maledetto pallone dentro.

Cristante 5.5 – Sempre dinamico in mezzo al campo, ma spesso troppo frettoloso e impreciso. Molti tentativi di giocata si vanificano a causa delle sue imprecisioni.

Nzonzi 6 – Qualche buona giocata, qualcun altra totalmente scellerata che rischia anche di far ripartire più di un contropiede avversario. Ma nel complesso la sua prova è piuttosto positiva.

Zaniolo 6.5 – Non poteva essere che lui ad accendere una piccola miccia che desse un po’ di vitalità a una spentissima Roma. Anche in mezzo alla mediocrità generale, lui prova (e spesso riesce) ad emergere personalmente. Di pregevolissima fattura il gol realizzato con una gran frustata di testa.

Kluivert 6 – Ha il grandissimo difetto di non dare praticamente mai un aiuto concreto in fase difensiva, e in occasione della seconda rete subita si fa saltare troppo facilmente dal diretto avversario. Ha comunque il merito di regalare due assist decisivi per i compagni, abili poi a capitalizzare.

Dzeko 5.5 – Per lo meno oggi, rispetto alle ultime settimane, prova a calciare verso la porta e spesso la inquadra pure. Si batte con più fisicità a differenza della gara di domenica, ma siamo ancora lontani dai tempi migliori.

Perotti 6 – Primo tempo in cui non si vede praticamente mai. Aumenta il suo rendimento nella ripresa, quando le maglie viola si allargano e ha più spazio per le sue qualità. Poi è bravissimo a recuperare con un bel gol una partita che stava nuovamente sprofondando.

Pellegrini s.v. – Un po’ di vivacità alla fase offensiva giallorossa.

Karsdorp s.v. – Non rischia grosse cose nei minuti in cui è in campo.

Under s.v. – Qualche spunto interessante nei pochi giri d’orologio a disposizione.

Ranieri 5.5 – Fare peggio di domenica era decisamente impossibile, e la sua Roma ha dimostrato qualcosina di semi incoraggiante in questo match. C’è stata sicuramente intensità e voglia di contrastare, ma è palese che ancora le giocate siano prive di fiducia e spesso di perdono in un bicchier d’acqua. Poca lucidità da parte dei giallorossi, protagonisti ancora di troppe amnesie difensive.

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