Roma, enigma Cuadrado. Dietro si punta a Dragovic

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Nella ripresa dell’amichevole di ieri contro la Primavera Di Francesco ha cambiato tutto l’attacco, mettendo Iturbe a sinistra, Tumminello al centro e Florenzi a destra. Già, proprio lui, Florenzi, l’uomo che a destra ha ricoperto tutti i ruoli e che in quella casellina ci ha giocato spesso fino a due stagioni fa, sotto la gestione di Rudi Garcia. Ecco, in un momento in cui la Roma fatica a trovare un’alternativa a Mahrez, il suo rientro (e il suo utilizzo come esterno alto) è un indicatore in più. Nel senso che la Roma davvero pensa di poter restare anche così, nel caso in cui non si riesca ad arrivare ad una soluzione gradita.

IL BIANCONERO – Quella soluzione gradita ai dirigenti giallorossi in realtà c’è e porta direttamente a Torino, sponda Juventus, ed esattamente a Juan Cuadrado, l’esterno destro che Di Francesco ha già avuto con lui al Lecce. La Juventus ufficialmente continua a dichiararlo incedibile, in realtà di un eventuale trasferimento ne ha già parlato con la Roma, visto e considerato che in casa bianconera si stanno rendendo conto che forse la cessione (30 milioni è la valutazione che ne dà il club) del colombiano è la miglior soluzione possibile. Con l’arrivo di Matuidi, infatti, Allegri alla lunga potrebbe anche cambiare sistema di gioco, passando al 4-3-2-1 (con Dybala e un altro trequartista alle spalle di Higuain) o – nelle occasioni in cui non avrà Dybala – al 4-3-3, con due esterni (tra Mandzukic, Douglas Costa, Bernardeschi Cuadrado e forse Keita) ai fianchi dello stesso Higuain. Insomma, Cuadrado rischia davvero di trovare poco spazio. E potrebbe accettare di andare a giocare altrove. Roma è sicuramente una soluzione gradita, così come Cuadrado è gradito alla Roma. Unica controindicazione, i gol. Nel senso che la Roma ha la necessità di sostituire uno come Salah, che di gol la scorsa stagione ne ha fatti 19 (saltando anche tante partite per la Coppa d’Africa), regalando anche tanti assist. Cuadrado, invece, di gol ne fa pochini (in tutto 8 nelle 86 gare in bianconero, anche se alla Fiorentina nel 2013-14 segnò addirittura 15 gol stagionali).

IL CENTRALE – Nel frattempo le scoppole prese in Spagna contro Siviglia e Celta Vigo hanno evidenziato quanto si era già intravisto e cioè la necessità di prendere anche un difensore centrale. Pedina, tra l’altro, che Di Francesco aveva chiesto esplicitamente a Pinzolo e che finora non è arrivata (esattamente come l’esterno destro). Negli ultimi giorni la Roma ha intensificato i contatti con l’austriaco Aleksandar Dragovic, 26 anni, difensore del Bayer Leverkusen che a Trigoria avevano già cercato nelle scorse estati (ed, infatti, non è un caso che sul giocatore ci sia anche l’Inter dell’ex d.s. giallorosso Sabatini). «Contatti con la Roma ne abbiamo avuti», conferma l’agente Thomas Kroth. La richiesta, però, è 20 milioni, cifra che la Roma reputa alta. Se ci sarà la possibilità di limarla o di trovare una formula diversa, allora si tornerà alla carica. Altrimenti, anche qui, si guarderà altrove. Quel che è certo è che se dovesse arrivare un altro centrale ne andrà sicuramente via uno di quelli già a disposizione di Di Francesco. Considerando intoccabili (per motivi diversi) Manolas e Moreno, gli indiziati restano gli altri due e cioè Juan Jesus e Fazio. La Roma vorrebbe provare a piazzare il brasiliano, ma ha meno mercato dell’argentino, anche in virtù di un costo di acquisizione alto (dieci milioni di euro). Ed allora attenzione alla situazione di Fazio, uno che con Di Francesco trova delle difficoltà.

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