Tuttosport (S.Carina) – Lontano dalla Roma ci si è messo da solo. E ora, le voci sul possibile successore di Spalletti diventano inevitabili. Nonostante ufficialmente a Trigoria attendano ancora una risposta dal tecnico, è già iniziata la ricerca del nuovo allenatore. Dalla numerosa lista dei papabili, qualche nome appare scivolare in secondo piano. Sarri, ad esempio, è legato al Napoli e al netto di cosa possa pensare il tecnico, per liberarlo bisognerebbe pagare una clausola. Montella, l’unico che metterebbe d’accordo sia la piazza sia i media, si porta dietro qualche scoria con Baldini, legata alle prime scelte dell’era americana quando l’attuale consigliere di Pallotta e l’ex ds Sabatini gli preferirono Luis Enrique. Gasperini è un nome che non riscuote grande appeal nella pancia del tifo. Pochettino, da qualche sussurro londinese, sembra aver perso quel feeling che lo legava in modo così indissolubile a Baldini da quando ha imposto al Tottenham una persona di sua fiducia. C’è poi Sampaoli, l’uomo scelto la scorsa estate da Monchi, futuro ds giallorosso, per il Siviglia. Ma ve lo immaginate un ds che dopo aver avuto il lascia passare (altrimenti ci sarebbe stata una clausola da pagare), fa uno sgarbo del genere? Tra l’altro il tecnico sembra designato alla panchina della nazionale argentina.
CERCHIA RISTRETTA – Il cerchio quindi si stringe. Se Di Francesco è ad un passo dalla Fiorentina e Conte appare per costi un sogno proibito, la sensazione è che la Roma stia aspettando di capire cosa farà Emery. Il tecnico del Psg, eliminato dalla Champions in modo a dir poco rocambolesco dal Barcellona e secondo in campionato, rischia una stagione anonima. Se venisse esonerato, quindi, sarebbe lui in pole per succedere a Spalletti, ricostituendo il tandem che lo ha reso celebre con Monchi al Siviglia. Gli outsider tuttavia non mancano. Da Mancini a Pellegrini, ora confinato nell’Eldorado cinese ma pronto eventualmente a liberarsi. Il casting, a meno di ripensamenti clamorosi di Spalletti, è appena iniziato
