Roma e Kappa tra tribunali e sentenze per l’addio anticipato. Domani l’udienza nella Capitale

Pagine Romaniste (D.Moresco) – Lo scontro legale tra l’AS Roma e La BasicItalia, società che per varie stagioni ha fornito l’abbigliamento sportivo della squadra capitolina tramite il brand Kappa, non è ancora terminato. I giallorossi, precisamente il 23 novembre 2012, hanno comunicato alla società torinese la risoluzione unilaterale del contratto di sponsorizzazione tecnica, che sarebbe dovuto terminare il 30 giugno 2017, per presunti inadempimenti e vizi del materiale fornito. La BasicItalia, in risposta, ha avviato un procedimento ordinario, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. Da qui ha inizio l’epopea giudiziaria che ancora deve terminare.

PRIMO FRONTE – Il 26 maggio 2017 si è tenuta l’udienza per la disamina della Consulenza Tecnica d’Ufficio. In tale sede, BasicItalia ha sottolineato come non ci siano prove di materiali fallati forniti da Basic, insistendo quindi per l’illegittimità della risoluzione da parte della società capitolina e chiedendo di procedere alla quantificazione dei danni subiti. La AS  Roma, contestando la lettura data dalla società torinese, ha insistito per l’esperimento della prova testimoniale sui giocatori della squadra. Il giudice ha rigettato allo stato le istanze istruttorie delle parti, rimettendo la causa a decisione e rimandando il tutto all’udienza per la precisazione delle conclusioni, fissata a domani, 15 settembre 2017. In tale sede verrà concesso alle parti un termine per il deposito di memorie conclusionali. Solo dopo verranno tirate le somme e, quindi, presa una decisione definitiva.

SECONDO FRONTE – Inoltre BasicItalia ha avviato un procedimento anche nei confronti di Soccer S.a.s (società titolare del marchio giallorosso e deputata al merchandising), per ottenere il pagamento di fatture per le forniture di materiale tecnico nel 2013per un importo pari a 1,6 milioni di euro. Il 22 gennaio 2013 è stato emesso dunque un decreto ingiuntivo nei confronti della società Soccer S.a.s, che però si è opposta. Il giudice ha fissato l’udienza per la disamina della questione al 15 dicembre 2017.

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