Roma, è buio al centro. «Blackout inspiegabili»

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – La riunione tecnica, diceva ieri qualche giocatore, è stata una vera e propria lezione di tattica, come «se si fosse a Coverciano». Peccato che però, in campo, si sia visto poco o niente degli insegnamenti di Spalletti. Il tecnico andrà avanti per la sua strada e quindi, come detto nella conferenza di presentazione, sarà il centrocampo «ad avere un ruolo fondamentale. È il cuore di ogni squadra e il nostro è fortissimo».

DAVANTI AL PEKFulcro del reparto, nelle intenzioni, sarà Pjanic, dai cui piedi dovrebbero passare tutti i palloni del 4-2-3-1. Ieri il primo esperimento è andato bene a fasi alterne, nonostante sia stato toccato il record di possesso palla stagionale (68.4%), spesso il bosniaco è sembrato un po’ incerto, proprio davanti agli occhi di colui che quel ruolo lo interpretava alla perfezione. «Penso che però Miralem abbia le caratteristiche per farlo – ha detto però David Pizarroio stesso ero un trequartista e poi sono stato spostato». Il cileno, oltre a vedere la partita, è andato a salutare tutti nello spogliatoio, soprattutto il suo ex maestro Spalletti. L’atmosfera non era delle migliori, ma proprio Pjanic ha provato a tenere alto il morale, partendo da un’ammissione: «Non so dire perché ci capitano questi blackout». Da domani la Roma dovrà lavorare, e anche tanto, per mettere ordine, e il bosniaco spiega: «Con De Rossi ho già automatismi, ma dobbiamo andare avanti. Il sistema nuovo mi piace, tocco tanti palloni, posso fare quello che mi chiede l’allenatore». Spalletti lo ha piazzato davanti alla difesa anche per sgravarlo da compiti di pressing, cosa che invece ha chiesto a Nainggolan trequartista.

TESTA E GAMBE – Il belga, al primo gol stagionale, giocherà qualche metro più avanti rispetto al passato, mentre nel Belgio Wilmots lo ha riportato indietro, davanti alla difesa. Ma lui, da vero «box to box», è in grado di fare tutti e due i ruoli, a patto di stare bene fisicamente e soprattutto mentalmente. E nella Roma di oggi sembra che in pochi abbiano la testa libera. Sarà (anche) per questo che Spalletti, ancora una volta, ha nominato Strootman: «Aspetto lui e Keita. Le squadre forti hanno giocatori forti ed è meglio avere problemi di abbondanza».

UN AZZURRO IN DIFESA – Intanto sul fronte mercato per la difesa la Roma sta seguendo una pista inglese: quella che porta all’azzurro Angelo Ogbonna, del West Ham.

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