Roma, due «bei» problemi. Come gestire De Rossi e come blindare Zaniolo

ll veterano e il talentino sono stati i migliori di Roma-Milan e li accomuna un’altra cosa: il contratto da rinnovare. Daniele De Rossi, classe 1983, è in scadenza il 30 giugno. Nicolò Zaniolo, classe 1999, ha un accordo lunghissimo (2023) ma a cifre che non sono più assolutamente adeguate. Per Zaniolo, la fila degli estimatori è ogni giorno più lunga. Il commissario tecnico Roberto Mancini, che lo convocò quando non aveva ancora giocato un minuto, ieri lo ha descritto così: «Il ragazzo sta migliorando partita dopo partita, è una buona cosa per noi. A settembre non giocava, ora è titolare nella Roma. La speranza è che lui e altri giovani continuino a giocare e a migliorare. Ero positivo a settembre, lo sono anche ora. Se giochi in Champions League puoi giocare anche in Nazionale». De Rossi ha temuto di dover smettere di giocare, non ci sono certezze sul suo futuro a fine stagione. Però è ancora l’allenatore in campo che vorrebbe Di Francesco. Lo scrive il Corriere della Sera.

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