Roma do Brasil. A Lione si parla il portoghese

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Tre anni fa Lione ospitò 14 giovani artisti brasiliani, invitati a esporre le loro opere nel Museo d’arte con­temporanea: grande successo, raccontano. Ecco: il Parc Olympique Lyonnais non è af­fascinante come il museo e gli artisti sono una decina in me­no, ma un’esposizione è previ­sta pure giovedì sera. Sono in quattro, Roma club do Brasil: Alisson, Bruno Peres, Juan Jesus ed Emer­son, lui che per la verità s’è desto, avviando pro­prio in questi giorni le prati­che per diventa­re un azzurro da Nazionale.

CON LACAZETTE  – Ma per ora co­manda il verdeo­ro e in Europa League è stato spesso così. Con interpreti di­versi, però. Questi quattro qui, dall’inizio, non hanno mai gio­cato nella Roma. L’inedito è servito, qualche sprazzo c’è stato giusto nella fortunata tra­sferta spagnola con il Villarre­al: il poker dentro a partita in corso, con l’inserimento di Juan Jesus. A Lione si parte da Alisson e si attraversa tutta la linea a cinque che se la vedrà con Lacazette: Manolas e Fazio impareranno forse un po’ di portoghese, la lingua ufficiale di una difesa che dovrà tornare a fare al meglio il proprio me­stiere. Quattro gol incassati nelle ultime due partite e una costante sensazione di insicu­rezza: era tanto che la Roma non regalava agli avversari gio­ie di tale livello. Buon per loro e male per Spalletti, che a Juan Jesus chiederà di ripetere l’im­patto positivo sul match avuto negli ultimi tempi, anche nella prima parte contro il Napoli. Ad Alisson, di sicuro il meno «colpevole» della truppa, la ri­chiesta è semplice: confermare quanto di buono fatto, lui sì, con interventi che sembrano rendere meno antipatica una separazione da Szczesny che pare inevitabile.

IN FASCIA – E poi le frecce. L’alta velocità Torino-­Lione è un pro­getto di cui si parla da tempo, magari starà a cuore anche a Bruno Peres, che a Torino ha vis­suto e a Lione tornerà titolare, dopo l’iniziale panchina contro il Napoli. Pan­china in cui ha trovato posto pure Emerson. L’ultimo clic eu­ropeo è quel destro all’incrocio che ha spaccato il doppio turno con il Villarreal. Ora è la Roma tutta che non vuole spaccarsi, lasciatasi alle spalle una setti­mana che pareva da urlo ed è finita da incubo. Oddio, ce ne sarebbe pure un quinto di bra­siliano, Gerson: quello sì var­rebbe un record stagionale, tutti e cinque in campo. Ma è un’eventualità oggettivamente da escludere. In ogni caso, se volete chiamarla Brasil League piuttosto che Europa, fate pu­re: il poker è servito.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti