Roma, una difesa inedita

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Il Messaggero (S.Carina) – Rivoluzione difensiva in vista. L’ennesima. Dopo aver terminato l’ultimo campionato con 41 gol al passivo (quinta difesa in serie A) la Roma è prossima a cambiare nuovamente. Non una novità per il reparto che entro la fine del mese vedrà la partenza di Ruediger. Lunedì il difensore tedesco è stato riscattato per 9 milioni (più 0,5 milioni di bonus). Le riflessioni sul suo conto sono state prolungate, subordinate al fatto che il suo costo (essendo arrivato in prestito) non è stato minimamente ammortizzato e che una percentuale sulla rivendita (10% sulla differenza tra i 13 milioni pagati dalla Roma e quelli che verranno incassati) andrà allo Stoccarda. L’offerta del Chelsea (almeno 20 milioni) dovrebbe fugare ogni dubbio, accontentando così Pallotta (atteso domenica in città).

GIRANDOLA CONTINUA – Con l’addio di Ruediger, la Roma (che ha già bloccato Caceres e valuta van der Wiel: piace a Sabatini ma l’ingaggio è proibitivo) cambierà per il sesto anno consecutivo la coppia dei centrali: Kjaer-Heinze (2011-12), Marquinhos-Castan (2012-13), Benatia-Castan (2013-14), Manolas-Astori/Yanga Mbiwa (2014-15), Manolas-Ruediger (2015-16). Il sostituto è stato individuato da tempo e si tratta di Umtiti (Lione). Il costo non è di quelli invitanti (20 milioni) ma considerando che con il club transalpino ci sono in ballo alcune rate del pagamento di Yanga Mbiwa, il punto d’incontro non è impossibile. Più difficile certamente arrivare a Musacchio (Villarreal) mentre rimangono in stand-by le piste legate ad Acerbi (utile per le nuove liste volute dalla Figc che prevedono 4 calciatori formati nel vivaio e altrettanti di formazione italiana: senza Ljajic, destinato a partire, a Trigoria ne devono prendere tre) e Inigo Martinez, classe ’91, della Real Sociedad. Il discorso legato al via-vai continuo in difesa, è estendibile anche ai terzini: Rosi-José Angel (2011-12), poi Piris-Balzaretti (2012-13), quindi Maicon-Dodò (2013-14), per poi arrivare a Torosidis-Holebas (2014-15), finendo con Florenzi e Digne (2015-16). Senza considerare i portieri: Stekelenburg (2011-12), Goicoechea (2012-13), De Sanctis (2013-14 e 2014-15), Szczesny (2015-16). Modus operandi di Sabatini sommato ad esigenze di bilancio che Spalletti sta provando a cambiare.

PRIORITÀ RISCATTI – Il tecnico ha chiesto infatti la conferma sia di Szczesny che di Digne. Con il Psg sono giorni caldi visto che la Roma ha un’opzione per riscattare il terzino che scade il 13 giugno. Da Parigi accettano la richiesta avanzata da Trigoria di estendere ancora per un anno il prestito ma stavolta vogliono inserire l’obbligo. E qui iniziano i problemi. La Roma (considerando i 2,5 milioni già spesi quest’anno) valuta Digne altri 10 milioni. Il Psg ne chiede 15. Per questo motivo a Trigoria si stanno guardando intorno: Ansaldi e Mario Rui sono in lizza. Per l’argentino, considerando che il Genoa lo ha pagato complessivamente 5,6 milioni (1,4 il prestito + 4 milioni il riscatto + 200mila euro per il premio di solidarietà), la valutazione si aggira almeno sui 7 milioni. Per il portoghese invece, essendoci il prestito di Skorupski ancora in ballo, potrebbero bastarne 6. Trattative in corso anche col Santos: Spalletti ha dato l’ok per il riscatto di Emerson Palmieri. Come da accordo, i brasiliani chiedono 1,8 milioni ma Sabatini gioca al ribasso. Capitolo Szczesny: il polacco è sicuro che rimarrà a Roma. Resta da convincere l’Arsenal. In questa stagione il club giallorosso, oltre a garantire un milione di bonus, ha contribuito (2,5 milioni lordi) solo a una parte dello stipendio. Servirà pagare l’ingaggio per intero e rinegoziare i bonus. Impresa non impossibile. Con Szczesny confermato, Alisson sarà girato in prestito.

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