Roma-Defrel, è stallo

Leggo (F.Balzani) – La diplomazia non basterà. Per far incontrare Defrel e la Roma serve che il Sassuolo abbassi le pretese e rinunci a inserire nella trattativa Pellegrini. È questo quanto ribadito anche ieri dai dirigenti giallorossi a Squinzi in una trattativa che più passano le ore più rischia di saltare da un momento all’altro. Oggi due intermediari si incontreranno a Milano ma le posizioni sono chiare: il Sassuolo vuole 18 milioni e la rinuncia da parte della Roma di esercitare a giugno il riscatto da 10 milioni per Pellegrini inserendo nella trattativa uno tra Tumminello e Marchizza. A meno che la Roma non decida di pagarlo subito, a quel punto il prezzo scenderebbe di molto. La Roma invece ha deciso di non andare oltre la richiesta di prestito con riscatto fissato a giugno 2018 di 16 milioni (in cui rientrerebbe Ricci – poco gradito dagli emiliani – e non Tumminello). L’offerta resterà quella, e non cambierà di una virgola.

Una forbice che potrebbe accorciare solo Defrel mettendo con le spalle al muro il Sassuolo, ma il francese vorrebbe evitare uno scontro frontale. Decisive saranno le prossime 48 ore anche perché su Defrel si è fatto sotto pure il Marsiglia di Garcia. A Trigoria quello del francese è l’unico nome trattato e filtra ancora ottimismo sul suo arrivo ma nessuno si strapperà le vesti in caso di mancato arrivo di Defrel. Spalletti si è arreso all’idea e conta i giorni del ritorno di Salah e Florenzi; Massara prossimo alle dimissioni o a un ridimensionamento con l’arrivo di Monchi non sarà presente nemmeno all’incontro di oggi col Sassuolo a Milano. Intanto altri tre obiettivi del ds sono sfumati: Quaison è passato alla Samp, Hiljemark al Genoa, Torreira rinnoverà. Per qualche ora è tornato a circolare il nome di Giaccherini. L’agente, infatti, è sbottato così: «A Napoli non gioca mai, vogliamo la cessione». La Roma lo ha cercato, ma il club azzurro ha chiuso la porta e non intende cederlo a una diretta concorrente.

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