Roma da rifare. Cristante 3 mesi, Kalinic 2: ora Fonseca cambia tutto

Ieri Fonseca ha ricevuto nelle prime ore del mattino due notizie ferali. La prima, forse meno dolorosa, riguarda Kalinic che in un contrasto con Murillo ha riportato la lesione del collaterale del ginocchio sinistro con frattura della testa del perone. Il vice Dzeko starà ai box per due mesi e quindi rivedrà il campo solo nel 2020 lasciando sulle spalle del bosniaco tutto il peso dell’attacco. Niente operazione per il croato, ma solo terapia conservativa. La vera botta è arrivata qualche minuto dopo quando è arrivato il responso degli esami di Cristante: distacco del tendine dell’adduttore destro. Un infortunio terribile per il centrocampista che fin qui non aveva mai mancato un appuntamento e che a Genova era sceso in campo nonostante il forte fastidio al pube. La sua degenza potrebbe durare più di tre mesi. Cristante ieri è volato in Finlandia per un consulto col dott. Sakari Orava e solo oggi deciderà se farsi operare oppure optare per una terapia conservativa con tempi di recupero tutti da decifrare. Di fatto Fonseca ha visto svanire il reparto di centrocampo che già lamentava le assenze di Pellegrini e Diawara. Nelle prossime sei partite, quindi, il portoghese dovrà rifare da campo la Roma visto che può contare sul solo Veretout e su una rosa ridotta ad appena 17 giocatori. Fonseca sta pensando di cambiare modulo utilizzando il 4-3-3 con l’impiego del francese in regia con ai lati Florenzi e Zaniolo. L’altra ipotesi riguarda il ritorno sul mercato degli svincolati che però regala pochi e poveri spunti: Montolivo, Rodwell, Crisetig. Pre-allertati anche i Primavera Riccardi e Sdaugui, che però fin qui non sono stati mai nemmeno convocati da Fonseca. Lo riporta Leggo.

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