Roma, comanda Zaniolo. Il futuro è il presente

Il Messaggero (U. Trani) – Le ali aperte, anche se è il sesto gol della Roma a Ferrara e la partita si chiude lì. Ma il volo di Zaniolo riprende come se niente fosse accaduto negli ultimi giorni. Fisicamente Nicolò ha la forza, e anche il merito, per coprire quanto di pericoloso è venuto a galla alla conclusione della partita con il Verona all’Olimpico. Bisogna dargliene atto e probabilmente ringraziarlo. La rete alla Spal è la conferma di quanto grande, e unico nel gruppo giallorosso, sia il suo talento. Seppellito in fretta l’urlo plateale di Mancini per la mancata rincorsa alla fine della partita vinta con il Verona. E archiviato il rimprovero esagerato di Fonseca che ha difeso il difensore e criticato il trequartista. E dimenticata la mancata convocazione contro l’Inter, che oggi più di ieri ha il retrogusto assurdo della punizione. Quel gol, il sesto in campionato e già il secondo dopo l’operazione al ginocchio, lo riporta in quota. Sopra qualsiasi veleno e dispetto. Ed è la sintesi del suo repertorio: potenza, armonia e tecnica.

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