Il Romanista – Già mille i mini-abbonamenti

È un successo straordinario. Non tanto per i numeri – di As Roma Club Home, carnet, mini-abbonamenti, voucher, chiamateli come vi pare, ne sono stati venduti per ora un migliaio – quanto per il valore simbolico della conquista. Civile, prima ancora che sportiva. Una conquista della Roma, anche se ieri il capo della biglietteria giallorossa, Carlo Feliziani, ha tentato di smorzare gli entusiasmi e redistribuire i meriti tra Lega e Viminale. «Non è una vittoria mia, ma di tutti. Istituzioni e tifosi », ha commentato a Rete Sport e Teleradiostereo. Feliziani è costretto ad essere diplomatico. La verità è che è stata una vittoria sua e dell’ad Claudio Fenucci, che lo ha sostenuto in questa lunghissima ed estenuante guerra di trincea. E quindi è stata una vittoria della Roma.

Per chi si fosse perso le puntate precedenti. Dopo sette mesi, a Trigoria (ma gli effetti benefici si estendono a tutta la Serie A) hanno ottenuto il via libera per mettere in vendita un pacchetto di biglietti. È lo stesso Feliziani a raccontarne la genesi: «Siamo partiti a luglio con la campagna abbonamenti, lanciando l’iniziativa senza la sottoscrizione della tessera del tifoso. È stato un percorso lungo e accidentato. La scorsa settimana ci è stato dato il via libera, un’iniziativa che credo sarà replicata da altri club. È una classica tessera che ha più o meno le stesse caratteristiche di un abbonamento, riguardo agli aspetti grafici, alla presenza dei dati e della fotografia. È personale, non cedibile (prendete nota, ndr) e dà diritto a tutte le gare casalinghe da Roma-Parma». Ma che differenza c’è rispetto ai carnet fai-da-te, quelli che già da qualche settimana sono componibili da soli on line? Semplice: il prezzo. È una sorta di abbonamento, quindi sottoscriverlo è decisamente conveniente. E in più, rispetto all’abbonamento, lo può comprare anche chi non è titolare dell’As Roma Club Privilege, la tessera del tifoso. Questi sono i pregi. Difetti? Uno solo. Chi ha già comprato on line un tagliando delle prossime partite casalinghe – esempio, Roma-Parma – non può più acquistare il carnet. Non lo impedisce la Roma, ma il sistema. Spiega Feliziani alle radio: «È un limite, ma non sapevamo fino a qualche tempo fa se c’era la possibilità di varare il carnet. Chi ha già acquistato un biglietto risulta già acquirente di un titolo e non lo può sovrapporre al carnet». Dice il numero uno del botteghino romanista: «È una politica che abbiamo intrapreso e perseguito, non è una vittoria mia ma di una cosa nella quale la Roma ha creduto. Ma la vittoria è anche delle istituzioni che hanno capito la bontà del nostro progetto. E in ultima analisi è una vittoria dei tifosi che avranno uno strumento per usufruire dello stadio in maniera più semplice ».

Lunedì sono stati messi in vendita nei punti Lottomatica e nei Roma Store i voucher delle Curve. Dalle 11 di oggi potranno essere acquistati anche quelli di Distinti e Tribune. Lunedì prossimo, sempre dalle 11, partirà invece la vendita di tutti i settori contemporaneamente. Si parte dai 100 euro delle Curve, 70 per donne, Under 14 e Over 65, categorie queste che pagano (molto) meno anche nel resto dell’Olimpico. «Il prezzo – commenta Feliziani – tiene conto dei prezzi medi abbassandoli. Non è sensibilmente più basso perché il pacchetto riguarda ormai solo otto gare. Si tratta più che altro di una semplificazione per non dover comprare ogni singolo biglietto, con tutto quello che comporta». Otto gare. Sono quelle con Parma, Lazio, Genoa, Novara, Udinese, Fiorentina, Napoli e Catania. Nel suo intervento radiofonico, Feliziani svela anche un piccolo mistero: perché il Ticket Office di viale delle Olimpiadi può vendere solo i tagliandi di tribuna? «Per motivi inerenti all’ordine pubblico», dice il dirigente, «essendo la biglietteria nei pressi della Curva Sud, le forze dell’ordine hanno pensato che mettere in vendita i biglietti nei settori popolari potesse creare problemi». In ogni caso, per Feliziani il problema non sussiste: «I settori popolari sono già esauriti giorni primi della partita».
Il Romanista – Daniele Galli

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