Roma, caos norme: in rosa pochi italiani

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Alla Roma è allarme italiani. In che senso? Facile. Le norme federali imporranno dalla prossima stagione rose di 25 giocatori, di cui 4 provenienti dal vivaio e altrettanti di formazione italiana. Ma la Roma in questi numeri fatica a ritrovarsi. E il mercato in questo senso non sta dando una mano, anzi.

CAOS NORME: ALLA ROMA MANCANO GLI “ITALIANI” – Totti, De Rossi, Florenzi, De Sanctis, Romagnoli e Destro. Sono tutti qui i calciatori italiani iscritti a oggi nella rosa della Roma 2015-’16. E il mercato, da qui a settembre, porterà via almeno l’attaccante ascolano, mentre il Milan continuerà a fare pressione per provare a assicurarsi il difensore dell’under 21 che Mihajlovic aveva anche alla Samp. Ma il problema non è questo. Dal prossimo campionato ogni squadra potrà utilizzare solo 25 giocatori di cui 4 cresciuti nel vivaio e 4 di formazione italiana. Ma per la prima prescrizione i giallorossi non hanno problemi (Totti, De Rossi, Florenzi e Romagnoli sono tutti calciatori fatti in casa), per la seconda questi iniziano a crescere i problemi. Tolto Destro, la Roma avrebbe ad oggi solo De Sanctis e Naiggolan a occupare la casella. Anche perché tanti hanno lasciato la Roma (Astori, Balzaretti, Bertolacci, Curci, Pellegrini, Politano, Viviani) e altri (Verde e Destro, forse Romagnoli) li seguiranno.

QUANTI BIG RISCHIANO L’ESCLUSIONE – Certo, al problema si può ovviare inserendo in rosa alcuni ragazzi del vivaio o qualcuno dei tanti rientrati dai prestiti. Ma così si andrebbe a tagliare ulteriormente il numero di calciatori pronti su cui contare. Un esempio? Se il campionato iniziasse oggi la Roma, per soddisfare le condizioni imposte dalle nuove norme della Figc, sarebbe costretta a lasciare fuori dalla lista almeno due tra Ljajic, Gervinho, Doumbia, Iturbe, Cole e Holebas (in attesa di cessione al Watford), senza poterli utilizzare mai. E il numero – o la qualità – degli esclusi potrebbe aumentare con l’arrivo di nuovi acquisti stranieri, da Dzeko a Wijnaldum, daBaba a Romero. Discorso diverso invece per Uçan, Sanabria e Paredes: di under 21 se ne possono tesserare liberamente. In ragione di tutto questo, il mercato potrebbero indirizzarsi verso ragazzi italiani: Santon per esempio. O Sepe. A meno di non voler tagliare giocatori da stipendi milionari.

Repubblica.it – M. Pinci

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