Roma vs Cagliari, Nainggolan dal cuore d’oro. Olsen e Pellegrini gli ex dal dente avvelenato, ma Daniele Conti…

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Quando la Roma gioca una partita la prima cosa da controllare è se nell’altra squadra sono presenti degli ex. Se ci sono allora l’altra cosa da vedere è se fanno parte della lista dei convocati o meno. Quante volte abbiamo sentito della legge dell’ex, dell’ex che segna e lo fa puntualmente contro i giallorossi? Una marea di volte, abbiamo perso il conto e, probabilmente, non lo riprenderemo mai. Una delle squadre che annovera tanti di questo tipo di giocatori è il Cagliari con Olsen, Luca Pellegrini, Nainggolan senza contare il passato di Daniele Conti.

GLI EX DAL DENTE AVVELENATO

Andiamo in ordine di ruolo e partiamo da Robin Olsen. Lo svedese è quello col dente più avvelenato per via delle critiche che ha subito durante la scorsa annata, conlcusasi poi in panchina a favore di Mirante. Il gigante svedese, prelevato da Monchi dal Copenghaen per 8,5 milioni più 3,5 di bonus, ha fallito mostrando, però, qualche sussulto di orgoglio. A Madrid ha tenuto in piedi la baracca per evitare una goleada che altrimenti sarebbe stata di proporzioni storiche. Il risultato recitò 3-0 per il Real, ma Olsen uscì dal match con un voto alto. Poche altre luci e tante ombre come una super papera contro il Napoli in un’altra sconfitta per la Roma. In estate la cessione al Cagliari e la rinascita. Nella prima parte di campionato è stato uno dei più grandi protagonisti dei sardi con ottime prestazioni e grandi parate. Nel tempo è calato anche lui fino a perdere il posto per il rientrante Cragno, vecchi incubi di un anno fa che occupavano la sua mente, ma nell’ultima partita giocata si è ripreso il suo ruolo, proprio contro la Roma. L’andata e il ritorno per Olsen hanno avuto quasi il sapore della rivincita. I suoi voti, in entrambi le partite, sono stati dal 7 in su ed è stato protagonista di tanti episodi: quello che si ricorda di più è lo scontro con Pisacane che ha portato all’annullamento del gol di Kalinic. I due ci hanno provato anche poche settimane fa, ma senza risultati soddisfacenti. Andando avanti c’è Luca Pellegrini che nella Roma ha giocato poco, ma che poteva essere un predestinato. 6 presenze in Prima Squadra con qualche ingenuità, come un rigore causato contro la Spal o un rosso rimediato contro il Viktoria Plzen, poi la cessione in prestito al Cagliari per farlo crescere, il ritorno alla base e via alla Juventus per uno scambio con Spinazzola che ha generato una grande plusvalenza per la società capitolina. I bianconeri, poi, l’hanno prestato di nuovo ai rossoblu dove si sta facendo notare. Anche lui, come Olsen, ha giocato con una faccia diversa da quella che hanno i “non ex.

DANIELE CONTI

Chi contro la Roma ha dato sempre il fritto, come si suol dire, è stato Daniele Conti, figlio del grande Bruno. In giallorosso ha fatto le giovanili e poi è stato soltanto di passaggio nei grandi. Al Cagliari è diventato una vera e propria bandiera e anche capitano per svariati anni. In totale 464 presenze e ben 51 gol, non pochi per un giocatore che costruiva il gioco, ma che era anche bravo ad interdire. Il centrocampista contro la sua ex squadra si trasformava e diventava un misto tra Kante e Pogba. In 20 presenze 5 gol, uno ogni 4 partite, e due assist, ma soprattutto una grinta fuori dal comune che non lo ha fatto ben vedere agli occhi dei tifosi giallorossi. Infatti era spesso fischiato quando scendeva in campo.

RADJA D’ORO

Da quando ha lasciato la Roma, due anni fa, ha giocato tre partite e una l’ha saltata per infortunio. Nainggolan lo conosciamo, è uno di cuore e, contro le squadre in cui ha militato, non riesce a dare il massimo. Eravamo abituati a vederlo in giallorosso non andare al meglio contro il Cagliari, l’abbiamo visto con l’Inter non rendere come sappiamo contro la Roma e l’abbiamo ammirato anche quest’anno nei due match contro i ragazzi di Fonseca. Un giocatore che fa della grinta, la quantità ed anche la qualità, i suoi cavalli di battaglia, cose che sono mancate, alcune più e alcune meno, in tutte queste partite. Il pubblico romanista non l’ha mai dimenticato. Quest’anno si è preso anche la standing ovation dell’Olimpico quando la Roma non stava neanche vincendo.

Nella storia di Roma e Cagliari non ci sono soltanto questi ex, ma ricordiamo, in ordine cronologico, anche Castan, Ibarbo, Astori, Esposito e Zebina. Un via vai di giocatori che potrà essere utile anche in futuro perchè la società di Giulini predilige anche la linea giovane. I rossoblu viaggiano sempre in acqua tranquille dando la possibilità ai ragazzi di acquisire minutaggio ed esperienza in Serie A e per questo, la Sardegna, sembra il posto ideale per farli crescere.

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