Roma-Bologna, conferenza stampa – Zeman: “Sto pensando di dividere Totti e Pjanic. Balzaretti è disponibile. Le mie dichiarazioni? Se il club disapprova basta che me lo dicano”

Zdenek Zeman, alla vigilia della partita contro il Bologna, gara della terza giornata in programma domenica alle 15 allo stadio Olimpico, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore della Roma:

Abbiamo visto due Roma, una bloccata col Catania e una brillante con l’Inter. Che risposte si aspetta?
“Mi aspetto sempre risposte positive, poi non sempre tutto riesce come si vorrebbe. Penso che la squadra sta lavorando bene e quindi mi aspetto cose positive. In settimana ci sono mancati i Nazionali, che però hanno innalzato il morale perchè hanno fatto bene. L’unico problema è che non hanno provato con noi. Penso che dopo due mesi già capiscono quello che vuole la squadra”.

Destro centravanti, è il suo ruolo ideale?
“Lui si trova meglio li perchè ha giocato sempre li, non vuol dire che non possa cambiare posizione come a Milano. Penso che un attaccante deve cercare di fare gol, a prescindere dalla posizione. E ‘normale che ci vuole abitudine per movimenti che da centrale non fa”.

Chi vede più pronto tra Lamela e Lopez?
“Per me sono due ragazzi di grande talento e prospettiva. Poi, come caratteristiche Nico Lopez è più giocatore da gol rispetto a Lamela, che è più da costruzione”.

La Roma è l’anti-Juve?
“Non siamo l’anti Juve, siamo la Roma e vogliamo fare il nostro campionato al meglio. Poi se siamo anti-Juve, anti-Napoli, anti-Inter o anti-Milan non fa differenza. Abbiamo 20 squadre in Serie A, per me il campionato italiano è molto equilibrato rispetto a quelli esteri, dove ci sono due-tre squadre che comandano. In Italia la prima può sempre perdere con l’ultima in classifica”.

Teme che le sue parole sugli arbitri possano essere strumentalizzate?
“A prescindere che gli arbitri fanno parte del calcio, ripeto: se date 4 a un giocatore, si può dare anche ad un arbitro. Se un giocatore sbaglia può sbagliare anche un arbitro. Tutti sono costretti a sbagliare. Per me è normale che vengano le polemiche, sono delle precisazioni e penso che anche queste servano per migliorare”.

E l’intervista a Sette, può nuocere alla Roma?
“L’intervista no, ma qualche titolo sparato due giorni prima della sua uscita si. Quelle parole lì non le pensavo come sono uscite. Me le rimangio nel senso che avete capito voi, continuo a dire che la Federazione in questi anni poteva approfittare delle opportunità per migliorare. Non c’è nulla di personale”.

Qualcuno della Federcalcio l’ha chiamata?
“Non ho parlato con nessuno da fuori, ho parlato con la società e ho spiegato quello che volevo dire”.

L’infortunio di De Rossi in Nazionale?
“Sono cose che possono succedere, penso che l’infortunio di San Siro non ha influito. Sono due cose separate”.

Pensa che la Roma col Bologna possa incontrare le stesse difficoltà del match col Catania?
“Me le aspetto in ogni partita, nessuno ci regalerà niente. Il nostro problema è essere in grado di superarle. Il Bologna, anche se ha zero punti, ha fatto bene con il Milan. E il Milan non è l’ultima arrivata”.

Dubbi sulla formazione?
“Ho già un’idea in testa, se avrò dubbi mi verranno stanotte”.

Le prestazioni di Totti possono migliorare spostando Pjanic nel ruolo di intermedio destro?
“Penso che con il Catania non ha reso per quello che è, perché non ha trovato la posizione. Con l’Inter  ha trovato la posizione giusta. Non penso dipenda dalla presenza o l’assenza di Pjanic. Il discorso è che due giocatori di costruzione, se vicini, non sempre danno risultati. Sto riflettendo sul fatto di dividerli”.

Il tema dominante di questa conferenza: crede che la società disapprovi le sue uscite nelle dichiarazioni?
“Il tema dominante della conferenza di oggi è la partita di domani. Se è cosi aspetto che me lo dicano. E’ normale che la società voglia la tutela del nome della Roma e creare le migliori condizioni. E io mi impegno anche in questo”.

Non si sente ‘in fuorigioco’ rispetto a questo calcio?
“No, faccio calcio da tanti anni e mi sono sentito bene, specialmente sul campo. Poi tutto può migliorare: io, i giocatori, i dirigenti. Penso che la difficoltà nel gestire il calcio c’era anche in Germania negli anni ’90, adesso il calcio tedesco può essere d’esempio per gli altri”.

Ha visto miglioramenti tattici per quanto riguarda Lamela e Nico Lopez? Balzaretti come sta?
“Ripeto quello che ho detto, sono ragazzi di talento. Poi magari non sempre riescono a fare quello che voglio, ma fanno anche cose positive. Nel senso che magari mi fanno un numero che non mi aspettavano e mi risolvono i problemi. Penso che Balzaretti sia a posto, si è allenato tre giorni, lo ritengo disponibile”.

E’ difficile tenere a bada gli entusiasmi dopo una vittoria come quella di Milano?
“Per me non dovrebbe essere difficile. E’ una cosa positiva, spero che la squadra possa trarre vantaggio da questa positività, che si impegni e dimostri di essere una squadra importante. Meglio vivere in positivo che in negativo”.

Su Goicoechea?
“E’ un portiere che mi piace. Mi è piaciuto quando l’ho visto in DVD e mi piace quando lo vedo in campo. Secondo me può fare bene ed è adatto anche al campionato italiano. Quando e se parerà è un altro discorso. Lobont purtroppo si è fatto male in nazionale, meno male che ora c’è questo ragazzo. Oggi sono contento di avere tre portieri, oltre a Svedkauskas. Mi sento coperto in quel ruolo”.

Ha dato qualche consiglio in particolare a Destro?
“E’ un ragazzo che vive per il gol, magari giochiamo diversamente dal Siena dello scorso anno e magari ha problemi di collegamento con gli compagni. Ma ha talento e voglia, si propone tanto. Spero che farà bene già da domani”.

 

 

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