Roma. Attenti a quei 4, è la loro chance

Corriere dello Sport (R.Maida) – Un esame per quattro. Non c’è in palio una laurea né si rischia una bocciatura, visto che siamo appena alla fine di luglio. Ma siccome Roma-Juventus non è mai una partita come le altre, meglio giocarsi bene le proprie chance. Soprattutto se hai qualcosa da dimostrare, confermare, allontanare. E allora per quattro giocatori che Di Francesco sembra avere scelto come titolari per l’amichevole di Foxboro – «Ma non date niente per scontato» scherzava l’allenatore ieri prima di infilarsi nell’ascensore che lo riportava in camera – è un test probante per inclinare il futuro a proprio favore.

DEFREL – Paradossalmente, Gregoire Defrel è uno degli uomini che hanno più smania di emergere. Su di lui ha garantito proprio Di Francesco, che ne aveva esaltato le caratteristiche al Sassuolo, ma le sue condizioni atletiche non erano ottimali all’arrivo negli Stati Uniti. E nel debutto contro il Tottenham si è visto: Defrel è partito a razzo, giocando venti minuti di qualità, e poi si è spento fino alla sostituzione nell’intervallo. Stasera dovrebbe giocare ancora titolare e ancora da esterno destro d’attacco, che non è esattamente il suo ruolo, sperando di segnare il primo gol nella Roma.

MORENO – Cerca stabilità anche Hector Moreno, che sta pagando carichi di lavoro diversi rispetto a quelli assimilati in Olanda. Ha steccato la prima da terzino sinistro, ha faticato anche nella seconda amichevole perché è entrato in scena nella fase più critica della recita, stasera dovrà contenere la forza d’urto della Juventus, magari aggiungendo le sue qualità alla manovra che per Di Francesco deve cominciare sempre dal basso.

GONALONS – Con l’aiuto del playmaker naturalmente. Che a Foxboro sarà probabilmente Gonalons, e non De Rossi che peraltro ha qualche problema di vesciche a un piede. Gonalons ha conquistato subito Di Francesco per il garbo e la tranquillità e ora, capendo un po’ l’italiano, si augura di fornire alla squadra il contributo di geometrie e recuperi al quale erano abituati i compagni del Lione. Intanto saluterà con piacere l’amico Pjanic, che è stato un prezioso alleato di Monchi durante la trattativa che l’ha condotto alla Roma.

FAZIO – Tra i vecchi invece Di Francesco vuole studiare con attenzione Federico Fazio. Non perché non conosca le sue caratteristiche ma perché, con Manolas infortunato alla spalla, gli vuole affidare la leadership difensiva. Giocando a tre come con Spalletti, Fazio era stato soprannominato Il Comandante mentre a quattro ha dimostrato qualche imbarazzo, come contro il Tottenham (rigore evidente non fischiato su Kane). Per avere un posto più o meno fisso nella Roma ha bisogno di trasmettere sicurezza all’allenatore.

GLI ALTRI – La sorpresa di formazione potrebbe essere Nura, che è l’unico vero dubbio di Di Francesco. Sarebbe un attestato di stima importante per un ragazzino che non gioca da un anno e mezzo e che, nelle precedenti amichevoli, è rimasto sempre a guardare. «Sta crescendo, ha fatto un ottimo lavoro fisico, vedremo» ha concesso l’allenatore. Il ballottaggio è con Bruno Peres, viceversa l’unico della rosa, portieri compresi, ad aver giocato 180 minuti su 180 negli States. Del resto senza Karsdorp, ancora fermo, e aspettando Florenzi, non c’erano molte alternative.

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