Roma-Atletico Madrid, l’analisi tattica

Pagine Romaniste (A.Fiano) – Davanti ai 36 mila spettatori dello stadio Olimpico la Roma, nella gara di esordio della Champions League 2017/18, riesce a fermare sul pareggio, a reti bianche, una delle squadre più forti della competizione: l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, arrivata due volte in finale negli ultimi quattro anni. L’inizio gara vede una Roma molto guardinga, lievemente contratta e forse anche un po’ impaurita, infatti è l’Atletico, soprattutto nei primi 15 minuti, a schiacciare i giallorossi senza farli giocare. E’ prima Saul, con un palo colpito all’alba del match, e poi Griezmann, con una rovesciata, a mettere paura al popolo romanista. Nella seconda metà della prima frazione di gioco, gli uomini di Di Francesco (al debutto assoluto in panchina in Champions) pian piano si sciolgono, prendono fiducia e creano qualche grattacapo agli uomini di Simeone, partendo da un tiro di Defrel. Il francese, ben servito in verticale palla a terra, svirgola il pallone col suo sinistro. Successivamente, al termine di un buonissimo schema su calcio piazzato, è Nainggolan ad arrivare al tiro dal limite dell’area di rigore: il suo destro mette i brividi ad Oblak. La squadra ospite ha il pallino del gioco in mano, ma è Manolas, con un provvidenziale salvataggio sulla linea sul tiro ravvicinato di Koke, a strozzare in gola l’urlo del gol agli spagnoli. Pochi istanti dopo è Alisson a metterci una pezza su Griezmann. Da segnalare, prima dell’intervallo, un rigore netto negato alla Roma per un fallo di mano di Vietto su un cross di Perotti.

Nella ripresa la Roma cala fisicamente, l’Atletico prende sempre più campo e qui sale in cattedra Alisson, che si rende protagonista di almeno quattro parate miracolose. Di Francesco, invece, proprio nel periodo di massima sofferenza nel secondo tempo, dimostra di avere umiltà ed intelligenza, poiché toglie uno stremato Defrel per far entrare Fazio e disporre così la Roma con un 5-3-2 È chiaro che ci sia ancora tanto da lavorare, soprattutto in fase offensiva, però ancora una volta i giallorossi hanno dimostrato grande spirito di sacrificio (e questo lascia ben sperare) e sono riusciti a prendere un punto, che fa morale e che non guasta mai, contro una potenza europea.

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