«Semo tutti parrucchieri» scrissero i romanisti che salirono a Firenze lunedì 9 aprile 2001, quando per motivi di ordine pubblico l’allora prefetto del capoluogo toscano, Achille Serra, ordinò lo slittamento di un giorno di Fiorentina-Roma, gara considerata ad alto rischio di incidenti. Con i giallorossi di Capello in corsa per lo scudetto, fu un vero e proprio esodo, che Serra cercò di limitare, invano, con quel provvedimento. La Roma perse 3-1, ma poi vinse lo stesso lo scudetto. […]
In quell’occasione la Roma giocò il 26 dicembre 1927 in casa contro la Dominante, una delle altre squadre di Genova, che però teneva soprattutto per il suo Genoa. La partita fu disputata al Motovelodromo Appio (l’allora stadio della Roma) e finì 4-2 per i giallorossi, nonostante una scossa di terremoto, che aveva per epicentro i vicini Colli Albani, avesse spaventato moltissimo i tifosi presenti sugli spalti.
La seconda partita di campionato della Roma di lunedì fu quella del 14 novembre 1932 a Palermo, dove i giallorossi vinsero 2-0. A questo inizio positivo nel primo giorno della settimana, però, non ci fu seguito, visto che già alla terza partita di lunedì la Roma incappò in una sconfitta: 2-0 a Padova il 25 aprile 1949, dove la gara, inizialmente prevista per domenica 24, fu spostata di un giorno per il passaggio della Mille Miglia nella cittadina veneta.
La battuta d’arresto venne replicata in un’altra trasferta al Nord, quella per 2-1 del 16 gennaio 1950 a Busto Arsizio contro la Pro Patria. Dovettero passare altri 26 anni per ritrovare la Roma di lunedì: contro il Cesena, in casa. Era il 16 febbraio 1976 e finì 2-2. La partita si sarebbe dovuta svolgere il giorno prima nel canonico orario pomeridiano domenicale di quegli anni. Ma il nubifragio che si abbatté sulla Capitale costrinse l’arbitro a rinviarla di 24 ore. Che l’Olimpico di lunedì non portasse bene alla Roma lo si capì anche il 3 maggio 1999, quando quest’ultima, guidata da Zeman, perse 5-4 contro l’Inter.
Da allora la Roma non giocò più di lunedì per dieci anni, fino alla gara casalinga con la Juventus del 12 dicembre 2011 (1-1). I giallorossi di Luis Enrique giocarono altre due volte di lunedì: nella prima gli andò male (ko a Siena per 1-0 il 13 febbraio 2012), nella seconda bene (vittoria per 1-0 in casa con il Genoa il 19 marzo dello stesso anno). Nel torneo passato altre due gare, con vittoria per 2-0 all’Olimpico contro il Torino il 19 novembre 2012 (arbitrava Guida, lo stesso che dirigerà la partita di Parma) e 1-1 nel derby di ritorno, nel quale Hernanes portò in vantaggio la Lazio e poi calciò fuori un rigore, mentre Totti, sempre dal dischetto, pareggiò per la Roma.
Il Romanista – Franco Bovaio
