Roma a Tirana: stadio gioiello, ma è caos Uefa

Corriere dello Sport (R. Maida) – Non basterebbe Wembley, figuratevi il piccolo stadio di Tirana. La caccia al biglietto per la finale di Conference continua. Ma è dura, durissima. Per i romanisti come per i tifosi del Feyenoord. La scelta bislacca dell’Uefa di far giocare la partita in un impianto che potrà ospitare meno di 19.000 persone crea grandi difficoltà a chi già da tempo aveva acquistato il biglietto aereo.

I due club per il momento non hanno ricevuto un terzo dei pass, come tradizione per le finali. Ma meno: la Roma ad esempio ha avuto una dotazione di circa 3.500 ingressi, che ha distribuito gratuitamente. Una parte è andata per sorteggi agli abbonati, ai disabili e ai 166 reduci di Bodo, un migliaio a famiglie legate alla società e agli sponsor, mentre le due associazioni ufficiali di tifosi hanno ottenuto un contingente di 100 biglietti ciascuna.

Impossibile accontentare tutti un evento che si giocherà nella sede sbagliata. Non per Tirana, ovviamente, città bellissima e accogliente. Lo stesso stadio, l’Arena Kombetare, è considerato uno dei gioielli europei. Ne abbiamo parlato con l’architetto italiano a cui è stato affidato il progetto, Marco Casamonti. “Lo stadio è uno dei più moderni d’Europa. Capisco il problema della capienza – ci ha spiegato – ma è stato scelto proprio per la sua efficienza. La visibilità e il comfort sono perfetti. E poi è posizionato al centro della città“.

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