Roma, 2019 double-face

Firenze come crocevia di un anno intero spaccato a metà da due semestri così diversi e così conseguenti. Firenze come luogo dove perdersi e ritrovarsi in un 2019 di certo non banale. La Roma ha iniziato 6 mesi da incubo proprio dopo il 7-1 subito lo scorso 30 gennaio in coppa Italia al Franchi. La Roma si è ritrovata dopo 6 mesi di crescita esponenziale grazie a un 1-4 firmato dai suoi talenti giovani più luminosi battezzati proprio dai vecchi capitani e con un Fonseca in panchina che sta stupendo l’Italia. Da gennaio a giugno è stato un incubo: l’esonero di Di Francesco, le dimissioni di Monchi, l’arrivo di Ranieri, gli addii di Totti e De Rossi, le contestazioni feroci, la qualificazione in Champions mancata che ha rovinato ulteriormente il bilancio del club. Un cambiamento epocale che ha scosso le radici di un club a secco di trofei da 10 anni e passa. La rivoluzione di Petrachi è nata tra tanti dubbi e con le cessioni di due big come Manolas ed El Shaarawy. Sembra risolta, invece, la querelle Florenzi che dovrebbe restare. L’entusiasmo è tornato anche se i troppi infortuni e qualche balbettio tra campionato ed Europa hanno rovinato i piani di Fonseca. La Roma oggi è quarta, obiettivo minimo ma non scontato viste le difficoltà. La sensazione forte è però che questa squadra possa arrivare molto più in alto in un 2020 di certo meno traumatico. Sul mercato la Roma deve trovare gli ultimi pezzi mancanti: un terzino e un vice Dzeko. In fondo nemmeno troppo. Lo riporta Leggo.

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