Rivolta a Trigoria. L’addio a De Rossi scatena i tifosi: striscioni contro Pallotta e il club

Il licenziamento di De Rossi ha scatenato un’ondata di malumore mai vista a Roma. La protesta è iniziata nella notte con l’affissione di diversi striscioni in giro per la capitale. Tra i più duri, quello affisso davanti a Campo Testaccio: Un presidente maiale e una società incompetente. DDR per sempre nel cuore della tua gente. Solo un antipasto della manifestazione andata in scena a Trigoria nel primo pomeriggio. Circa 150 ultras hanno accesso fumogeni e intonato cori contro Pallotta e la società tanto da convincere lo stesso De Rossi ad uscire dai cancelli per parlare con loro. Il capitano è stato accompagnato dal ds Massara e da Ranieri. Il colloquio è durato circa 10 minuti e ha avuto toni forti ma decisamente pacifici. I tifosi hanno chiesto a gran voce a Massara il perché di questa decisione invitando la società a ripensarci. De Rossi ha fermato tutti: Anche se mi dovessero presentare il rinnovo ora non firmerei più. E ancora: «Non vestirò un’altra maglia italiana se me lo chiedete voi». Ma i tifosi non gliel’hanno chiesto. Massara ha poi aggiunto: «La decisione non è nostra, ma della società a Boston». Capitolo allenatore: tutte le strade sembrano portare a Gasperini che avrebbe già detto sì. Lo scrive Leggo.

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