Il piano della A per cancellare i ritiri obbligatori

La Repubblica (M.Pinci e F.Vanni) – Vietato scambiarsi i telefoni, l’asciugacapelli si porta da casa, vietato toccare gli oggetti condivisi, pallone compreso. Sono alcune delle linee guida per la ripresa degli allenamenti, ma le uniche risposte che chiedeva la Serie A non sono arrivate: quando si ricomincia a giocare? I club non vogliono il ritiro prolungato ma i due calciatori positivi nel Parma non hanno certo aiutato il calcio italiano. Ieri il premier Conte ha detto: “Per avventurarsi a dare una data di inizio dei campionati serve qualche garanzia in più che in questo momento non c’è ancora“. L’indicazione sulla ripresa potrebbe arrivare martedì o mercoledì, quando il presidente del Consiglio incontrerà in videoconferenza i vertici della Figc e della Lega Serie A, che oggi ha convocato il tavolo dei presidenti per un nuovo protocollo che possa permettere di allenarsi in gruppo, ma senza la reclusione di due settimane. Il piano è superare l’isolamento sottoponendo i giocatori a controlli serrati, 2 tamponi ogni 4 giorni. 

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