Il Tempo (F. Biafora) – Una sconfitta che brucia, per le modalità e per la serie di errori tecnici commessi, ma a Trigoria nessuno pensa che l’inciampo col Lille possa frenare la crescita della Roma o incrinare la fiducia nel progetto triennale.
Il giorno dopo il ko in Europa League, i giallorossi si sono ritrovati subito a Trigoria per preparare la sfida con la Fiorentina, ultimo impegno prima della sosta. “Abbiamo giocato con voglia e ritmo. Usciamo con qualche valore in più”, ha detto Gasperini nel post-partita, rinunciando oggi alla consueta conferenza della vigilia. Parole che rispecchiano il suo pensiero: nessun processo alla squadra, ma solo la consapevolezza che ci sono meccanismi da migliorare, soprattutto nella costruzione dal basso e negli ultimi venti metri.
Dopo poco più di un mese di stagione, la Roma resta prima in Serie A e in Europa League ha una vittoria e una sconfitta. Tuttavia, la manovra offensiva è ancora troppo sterile. Contro il Lille, Ferguson è apparso spento, ma non è stato l’unico: Svilar, spesso pressato, è stato costretto al lancio lungo, con poca collaborazione dai compagni. Errori banali nei passaggi, ritardi sulle seconde palle e l’episodio dei tre rigori sbagliati hanno completato una serata storta.
I numeri raccontano il resto: la Roma è dodicesima per expected goals, settima per tiri tentati e decima per gol realizzati in Serie A. Un campanello d’allarme che Gasp vuole trasformare in stimolo per ritrovare brillantezza e incisività già da domani, al Franchi.