Corriere dello Sport – Roma-De Rossi. Il sì è a un passo

Che il contratto di De Rossi fosse tra le priorità della nuova Roma, Baldini lo aveva detto giorni fa. Ora però, la situazione va aggiornata, perché le comuni volontà di squadra e giocatore di restare insieme stanno dando i loro frutti. L’accordo sembra ormai essere a un passo: «Ci sono stati un paio di appuntamenti» ha raccontato il direttore generale giallorosso ieri pomeriggio a Trigoria, durante e dopo l’assemblea degli azionisti del club. Da tempo la Roma ha proposto a De Rossi una tipologia di contratto del tutto nuova. Una parte di guadagno è fisso, un’altra è legata ai bonus, l’ormai famosa quota variabile. Il problema finora è stato rappresentato dal fatto che non c’è mai stato accordo sullo stipendio fisso: la differenza tra domanda e offerta è sempre stata quantificata in un milione di euro. Ora però le distanze sembrano colmate, la comune volontà di restare insieme ha innescato un giochino di passi avanti delle parti: «Tra un paio di settimane credo si potranno avere delle novità»(…)
ACCORDO – L’incontro decisivo con il procuratore di De Rossi, Sergio Berti, ci sarebbe stato martedì scorso. Si parla di un accordo tra giocatore e club sulla base di qualcosa in più di cinque milioni di euro a stagione più bonus (fino al 2016) praticamente a metà strada tra le cifre di cui si era parlato all’inizio. (…) Ma a questo punto per l’annuncio del fatidico sì è soltanto questione di ore. «Sulla questione c’è positività – ha detto ancora Baldini – sia lui che noi vogliamo trovare una soluzione. Fretta? Il tempo è un falso problema, se De Rossi decide di firmare accetterà la nostra offerta sia prima che dopo gennaio. Bisogna trovare le forme e il compenso adeguato che accontentino tutte e due le parti» .
PROGETTO – Intanto però, il progetto giallorosso va avanti, al di là della questione-De Rossi. Siamo nel giorno successivo alla sconfitta di Genova, alla vigilia dell’arrivo del Milan all’Olimpico: «Sento la fiducia che i tifosi ci hanno concesso, una prova di maturità da parte loro, un impegno per noi. E contro il Genoa la squadra mi sembra che questa fiducia l’abbia meritata, anche se poi il risultato finale può ingannare. E’ stata la prima volta in cui il gioco è stato costante per tutta la partita. Quello che si cerca di fare è di instaurare una nuova mentalità con cui la squadra possa mantenere sempre la presenza in campo e proporre sempre il gioco. Non chiediamo 85 minuti così e 5 all’italiana o con il catenaccio, abbiamo scelto un certo approccio e prendiamo tutto il pacchetto, consapevoli che a volte possiamo essere vittime della nostra stessa idea, come a Genova» .
BASE – La Roma sta pensando a costruire una base solida, da ritoccare poi con qualche acquisto futuro: «Proprio così (…) stiamo lavorando a questo. Ci sono ancora tante cose che mancano, siamo appena partiti. E comunque il modo di giocare deve contare più del risultato. La squadra deve giocare indipendentemente dal risultato, quello che vogliamo noi, l’allenatore è stato preso per questo» . Già a gennaio la Roma interverrà sul mercato per modificare l’organico di Luis Enrique? «Dipenderà dalle opportunità. Ma sono previste più uscite a dire la verità» .
RESPONSABILE – (…) Baldini pone l’accento, come aveva già fatto nel giorno del primo saluto, sulla responsabilità che sente a compiere un compito come quello che ha in testa per la Roma: «Di responsabilità ne sento tante, sono anche intimorito. C’è tanta aspettativa, intorno a noi e io più di tanto non posso. Darò sempre tutto, pur sapendo che non sarà mai abbastanza. Cercherò di usare il buon senso e l’esperienza».
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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