Rimpianti e giro d’Italia. Ma a Ferrara Viviani gode

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – L’amicizia con De Rossi è rimasta, anche se oggi non potranno scambiarsi la maglia perché uno sarà in campo e l’altro in tribuna. Federico Viviani è un po’ il simbolo di quella che doveva essere la Roma americana e poi non è stata: 25 anni oggi, ne aveva 6 di meno quando fece innamorare Luis Enrique, che lo volle senza se e senza ma nel suo gruppo dopo la preparazione estiva. Un po’ Viviani ma un po’ tanto «Bibiani» per il tecnico spagnolo, il centrocampista della Spal con la Roma non è arrivato a 10 presenze. Di lui si ricordano i 180′ in campo nel disastroso preliminare di Europa League contro lo Slovan Bratislava, agosto 2011 ma, soprattutto, l’esordio in A contro la Juve, quattro mesi più tardi. In piena emergenza Luis Enrique sposta De Rossi in difesa e affida il centrocampo a Viviani, che non sfigura davanti a gente come Pirlo, Marchisio e Vidal. La partita finisce 1-1, lui gioca quasi 60′, sembra l’inizio di una storia promettente, che nasce dalla Primavera e sboccia tra i grandi, ma con l’addio del tecnico spagnolo finisce anche la sua avventura in giallorosso.

TOUR – Dopo aver girato l’Italia, da Padova a Bologna, passando per Pescara, Latina e Verona, si è rimesso in gioco a Ferrara: titolare fisso con il sogno di restare anche il prossimo anno in A. E di metterci le radici.

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