Rientri importanti e sfide «possibili». I giorni della verità

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Se persino il presidente Pallotta dice che la Roma non è mai stata così completa, il poker di partite che inizia domani ­ Verona, Benevento, Udinese e Qarabag, prima della sfida di San Siro contro il Milan ­ sarà l’occasione di vedere, concretamente, quanto la rosa sia effettivamente profonda. Escluso Emerson Palmieri, che rientrerà tra un paio di mesi, oggi Di Francesco dovrebbe avere la possibilità di convocare tutti i giocatori e, in queste quattro partite, potrebbe schierare almeno tre nuovi acquisti, Schick, Karsdorp e Moreno, e un calciatore, Florenzi, che è come se lo fosse, perché non scende in campo in gare ufficiali da undici mesi.

VERONA PER FLORENZI – Dei quattro, il vice capitano della Roma sembra il più pronto. Fisicamente sta bene, ha recuperato energie dopo la partita con la Chapecoense, potrà tornare al 100% soltanto quando avrà messo minuti, contrasti, corse e tiri nelle gambe. Avrebbe giocato già a Genova, domani nel suo stadio tornerà in campo quasi un anno dopo il primo dei due infortuni al crociato e il suo rientro sarà per Di Francesco un alleato preziosissimo: a lui il compito di prendersi un posto da titolare nella Roma e uno in Nazionale, con Ventura che lo aspetta quasi come e quanto il suo allenatore di club.

SCHICK CONVOCATO – Tra i convocati, se durante la rifinitura di oggi andrà tutto bene, ci sarà anche l’attaccante, che sembra aver smaltito l’edema muscolare. Il fiore all’occhiello della campagna acquisti dovrebbe debuttare, anche se immaginarlo in campo dal 1’ è complicato. Più facile che tocchi a lui mercoledì a Benevento, insieme a Dzeko, come poi dovrebbe diventare consuetudine, oppure al posto di Edin, nell’amato ruolo di punta centrale.

ESORDIO MORENO – Dall’ultimo acquisto della Roma al primo, anche Hector Moreno aspetta di debuttare in giallorosso. Archiviati fastidi muscolari e di adattamento, come ha chiarito Di Francesco, il messicano era in tribuna contro l’Atletico perché in questo momento Manolas, Fazio e Juan Jesus sono un passo avanti, ma in queste quattro partite un’occasione ci sarà anche per lui. Probabilmente in Champions contro il Qarabag, sulla carta l’avversario più debole da qui al primo ottobre, anche se nessuno può permettersi a Trigoria di sottovalutarlo.

ANCORA UN PO’ – Da un difensore all’altro, sabato prossimo alle 15 contro l’Udinese, all’Olimpico, potrebbe essere il turno di Karsdorp, magari anche da titolare. L’olandese ci arriverà con un’altra settimana di allenamenti a disposizione, fondamentali per un calciatore che non scende in campo esattamente da 4 mesi, cioè dal 14 maggio, ed è stato operato al ginocchio a luglio. La Roma, col suo rientro, potrà permettersi di utilizzare Florenzi in altre zone del campo, visto che sulla fascia destra c’è anche Bruno Peres, e magari, col suo passato da trequartista, Karsdorp potrà essere una sorta di regista difensivo, come è Kolarov dall’altra parte. E come c’è bisogno in una squadra che, nelle prime tre partite, è riuscita a mantenere per due volte la porta inviolata, ma ha dimostrato, solitudine di Dzeko a parte, di avere davanti poca fantasia.

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