Ricominciamo. Defrel torna titolare

Corriere dello Sport (R.Maida) – L’ idea di conquista parte dall’investitura di chi lo conosce meglio. Gregoire Defrel rilancia la sua sfida con un paio di mesi di ritardo sull’inizio effettivo della stagione nel giorno in cui il suo mentore, Eusebio Di Francesco, ne ha certificato la centralità nella squadra che affronterà il Bologna. «Greg è un attaccante che ha bisogno di fiducia – ha detto l’allenatore – e quindi di ritrovare i gol. E’ un calciatore di cui abbiamo bisogno che si è sacrificato tantissimo per la Roma e continuerà a farlo. Mi auguro che la sua applicazione venga ripagata dai risultati, di sicuro è arrivato il suo momento».

RECUPERO – Di Francesco aveva cominciato il campionato e la Champions con Defrel esterno destro d’attacco, quindi in appoggio a Dzeko: tre partite su tre. Poi ha cambiato. Da allora, anche perché non soddisfatto di come il pupillo si allenava, ha alternato nel ruolo Ünder, Perotti, El Shaarawy, Florenzi, Gerson, Nainggolan, anche a causa dell’infortunio muscolare riportato nella notte del rientro da titolare, a Baku contro il Qarabag. Defrel in pratica ha giocato dall’inizio soltanto una delle ultime 9 partite tra Serie A ed Europa. Il gol invece gli manca dallo scorso 28 maggio, ultima giornata di campionato, quando rifilò addirittura una tripletta al Torino addolcendo l’addio al Sassuolo suo, di Di Francesco e anche di Lorenzo Pellegrini. Al Bologna peraltro non ha mai segnato nei derby emiliani. Chissà che non sia questa la serata giusta per spingere la Roma e un po’ anche se stesso.

FASTIDIO – Sul piano fisico è pronto, sul piano atletico ha raggiunto una condizione soddisfacente per giocare 90 minuti, pur convivendo con un’infiammazione a una caviglia che viene da lontano: addirittura da Roma-Inter. Resta da capire se per la prima volta avrà l’occasione di giocare nel ruolo più familiare, cioè prima punta, o se invece partirà ancora largo a destra come alfiere di Dzeko. Di Francesco è tentato di lasciare a riposo il centravanti titolare, che finora non si è fermato mai, ma nello stesso tempo si rende conto che senza i gol di Dzeko potrebbe essere difficile reperire energie alternative per battere il Bologna.

CRESCITA – Defrel intanto aspetta di convincere i tifosi che mugugnano per il suo acquisto. La sua valutazione da 25 milioni ha fatto storcere il naso a tanti, anche se non tiene conto la complessità dell’affare firmato da Roma e Sassuolo: i giovani Marchizza e Frattesi sono stati pagati, sia pure in una negoziazione separata, un totale di 8 milioni. In pratica quindi la Roma ha sborsato 17 milioni per fornire a Di Francesco l’attaccante di riserva che chiedeva. Il fatto che sia stato proprio l’allenatore a garantire sulla bontà dell’acquisto dovrebbe essere un’indicazione rassicurante. Ma certo ora è Defrel a dover migliorare le performance: contro il Crotone è entrato con grande lena in partita nel secondo tempo ma ha sbagliato quasi tutto, anche i tempi della fase difensiva, inciampando un paio di volte su palloni prelibati. Oggi dovrà dare segnali di progresso, anche rispetto alle prime uscite che pure erano state encomiabili sotto l’aspetto tattico, per il contributo alla fase di non possesso palla. Altrimenti non sarà facile per lui nel breve periodo avere altre chance da titolare.

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