Ricky, il talento giovane da rinnovare: “La rete? Non la immaginavo così bella”

Il Messaggero (S.Carina) – Due anni fa tutto sembrava compromesso. Un infortunio tremendo per Calafiori a tal punto da provocare la rottura di tutti i legamenti, del menisco e della capsula del ginocchio sinistro. Un periodo lunghissimo vissuto tra mille timore e insicurezze. L’operazione negli Stati Uniti, il viaggio con la febbre ed un ginocchio tre volte più grande dell’altro. E’ tornato a giocare il 16 settembre del 2019, ma soltanto ieri si è ripreso tutto con gli interessi. Quella palla perfetta gli è rimbalzata davanti permettendo una grande coordinazione prima di lasciar partire un magico sinistro. Poi la corsa accompagnata da quel gesto naturale e spontaneo di baciare la maglia. Un sogno per il classe 2002 che avrebbe meritato uno stadio con la presenze del pubblico. “Non so da quanto lo sognavo. Era difficile immaginarlo più bello. E’ stata un’emozione grandissima. Con i tifosi sarebbe stato meglio, ma mi accontento“. Ancora Calafiori: “Il bacio sulla maglia? Mi viene spontaneo da quando sono piccolo per l’attaccamento che ho. Dediche? Alla mia famiglia e al mio amico De Rossi“. Proprio Daniele fu vicino all’esterno dopo l’infortunio andandolo a trovare in ospedale e non abbandonandolo nemmeno nella lunga ripresa a Trigoria. Anche Dzeko ebbe un pensiero per Calafiori mostrando la sua maglia dopo la tripletta al Plzen. Per il rinnovo Raiola ha sparato alto: oltre un milione. La Roma è ferma a metà. Spazio e tempo non manca per trovare l’accordo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti