Repubblica.it – Luis Enrique, nessuna tensione: “Tifo caldo? Perfetto per giocare”

Catania-Roma, negli ultimi anni, ha smesso i panni della partita per diventare, troppo spesso, scontro. Ma non ditelo a Luis Enrique. Così, se alcune radio e tifosi raccontano su internet le recenti trasferte in Sicilia con video “denunce” di situazioni al limite dell’aggressione (particolarmente evocativo quello realizzato dell’ex romanista Tonetto prima della sfida scudetto del 2008 dall’interno del pullman giallorosso) il tecnico getta acqua sul fuoco. “Si ho sentito che la Sicilia è calda e c’è una bellissima atmosfera per giocare a calcio, con passione. Credo sia un ottimo posto in cui andare con ancora più fiducia, sapendo che se non è mai facile, lì lo sarà ancora di meno“. Tra i pensieri del campo resta viva anche la preoccupazione per il rinnovo di De Rossi. Non per Luis, però: “E’ una situazione tra società e giocatore e tutti e due vogliono lo stesso. E anche l’allenatore“.

Non il clima ideale quello di Catania, forse, per una partita chiave nella stagione della Roma, dopo 3 successi in fila in campionato e uno in coppa Italia. “Ci saranno più difficoltà – ammette Luisma tutti sappiamo che questo può essere uno stimolo per la squadra e per fare una bella partita“. Ciò nonostante, l’allenatore asturiano si aspetta una gara diversa dalle ultime tra le due squadre: “Non credo sarà una partita aggressiva – assicura – per la qualità che ho visto nella squadra del Catania e perché neanche noi siamo una squadra aggressiva. Se il tifo è più caldo, credo sia il contesto ottimale per una partita“. Nessun alibi ambientale alla squadra, da parte di Luis. Che ritrova De Rossi dopo il forfait in coppa Italia. “Sta meglio“, la garanzia del tecnico. Più delle sue condizioni fisiche a impensierire è il suo futuro. La Roma aspetta che sia il giocatore a fare conoscere la propria volontà, dopo la proposta da 5 milioni netti più bonus agevolmente raggiungibili che portano la cifra ai 6 richiesti dal giocatore. L’intesa, però, manca ancora. Non però a causa dei dubbi del giocatore, almeno ad ascoltare l’allenatore: “Società e giocatore vogliono la stessa cosa…“. Parole che, come quelle di Pallotta qualche giorno fa, sembrano sottintendere a un rinnovo. Eppure notizie in questo senso latitano.

Chissà cosa ne penserà Montella, che con De Rossi ha giocato, prima di allenarlo. E che domani ritroverà la sua Roma da avversario dopo la polemica autunnale (“io sarei già stato mandato a fare il commentatore tv“, disse quando la Roma stentava) con Luis. Che ha dimenticato ogni discussione: “Ho parlato con Montella durante la riunione tra allenatori e arbitri, so che qui è stato importantissimo come allenatore e giocatore, non ho problemi con lui“. Alla Roma pensa invece lo stesso Montella che per un pomeriggio “cancella” il passato (“Rimanere alla Roma sarebbe stata la scelta peggiore per me. Andare via è stato un bene“), senza dimenticare i rischi del confronto con l’amico Francesco Totti: “E’ in gran forma, gli dirò di riposarsi un po’…“. Proprio a Totti si affida Luis Enrique. “Fisicamente è fortissimo, ha un livello fisico alto. Non accuserà la stanchezza, ci ho parlato e sta bene“.

Totti al centro della Roma, allora. Almeno quanto Lamela, la stella del momento in casa Roma, dopo la doppietta alla Fiorentina. Luis prova a non caricare sui suoi 19 anni eccessive responsabilità: “Non credo sia la settimana di Lamela, è la settimana della squadra. Lui ha 19 anni, individualizzare non è buoni per lui. E quando la squadra goca unita segnano tutti, una volta Erik, una Francesco, una Borini, una Bojan“. Per la verità, se il giovane talento italiano arrivato dal Parma ha impressionato (“è stato importante”), qualche dubbio in più lo ha sollevato il rendimento dell’attaccante spagnolo. Non per il tecnico, però: “Sono contento dell’atteggiamento di Bojan, del suo comportamento, della sua qualità, farà sicuramente tantissimi gol“. Intanto, però, nella rifinitura di Trigoria prima della partenza per Catania, Luis Enrique ha sperimentato una Roma con Pjanic sulla trequarti dietro alla coppia Totti-Lamela. Difficile, anche se un inizio in panchina per l’ex Barcellona sembra inevitabile o quasi. Dalla prossima settimana, intanto, il club inizierà a muoversi concretamente per dare al tecnico almeno un nuovo elemento. Il brasiliano Marquinho resta un osservato speciale. Per giugno, invece, prenotato El Kaddouri dal Brescia, che dovrebbe costare 5 milioni. Qualcosa in più quello che la società spenderà per riscattare Borini e Gago. Sempre che l’Atletico Madrid non metta sul piatto una cifra tale che convinca i cugini del Real a infrangere la promessa (scritta) di un riscatto romanista a 6 milioni.

Repubblica.it – Matteo Pinci

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