Ranieri: «Mi aspetto una reazione forte. Olsen ha la mia piena fiducia»

A Carota, bastone, di nuovo carota. Il Claudio furioso post-Ferrara è un lontano ricordo. Quello che si approccia alla gara con il Napoli – anticipando la conferenza stampa di un giorno («Preparare una partita non è uno scherzo e stando all’estero mi sono abituato a farla due giorni prima, così dico anche meno») – dispensa una serenità tale che se la squadra ne assorbisse anche la metà, riuscirebbe sicuramente a scrollarsi di dosso le polemiche che la circondano. Ranieri torna di colpo il buon padre di famiglia che avevamo (ri) scoperto il giorno della presentazione. Ad ascoltarlo, i problemi palesati dopo il ko con la Spal sono un lontano ricordo. Quel «non siamo stati squadra» è rimpiazzato dal fatto che in settimana ha visto «i giocatori belli propositivi, tutti vogliono giocare. Per un allenatore è una soddisfazione». Lo screzio che ha portato Dzeko e El Shaarawy prima alle mani e poi a esseremultati (il Faraone soltanto simbolicamente) è retrocesso a «uno scazzo normale che avviene in ogni famiglia, è tutto a posto». A tal punto che la sostituzione nell’intervallo del nazionale azzurro viene attribuita a motivazioni tattiche: «Avevo già parlato con Stephan e gli avevo chiesto alcune cose, non facendole ho deciso di fare il cambio. Non è dovuto alla discussione». Le perplessità sul portiere palesate nel giorno del suo insediamento («Chi gioca? Vedremo…») fanno invece spazio ad una carezza mediatica per Olsen: «Per me Robin è un buonissimo portiere, ha la mia fiducia». La palla passa al gruppo, dal quale si aspetta «una grossa risposta di carattere e di personalità». Lo riporta Il Messaggero.

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