Ranieri: “È stata una partita difficile e lo sapevamo, siamo ancora in corsa. Peccato per quel calcio d’angolo, non molliamo” – VIDEO

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato al termine del pareggio con il Genoa. Queste le sue parole:

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA 

Come la vede ora la lotta alla Champions?
La vedevo difficile prima e la vedo difficile anche adesso. Chissà che il rigore parato all’ultimo, che a questo punto ci permette ancora di agganciarci, non sia un segno del destino. Mancano tre gare, dobbiamo fare il nostro meglio.

Gioco un po’ farraginoso…
Sapevamo che il Genoa si sarebbe chiuso nella propria metà campo e avrebbe giocato con palle lunghe per i loro attaccanti, che erano veloci. Sapevamo che potevano essere pericolosi con queste palle lunghe ma ero relativamente sereno, perché avevamo gicoato contro squadre con giocatori veloci, come Fiorentina e Udinese, e avevamo risposto molto bene. Dovevamo essere più rapidi nel giro palla e nel cercare la soluzione sugli esterni nell’uno contro uno, ma il Genoa ha chiuso bene le porte e quelle poche volte che ci siamo riusciti non siamo stati aiutati dalla fortuna, dall’essere cinici. Avevamo avuto qualche palla. Molto poche per la verità, ma le abbiamo avute. All’ultimo eravamo riusciti a far gol e dovevamo essere più attenti. Sapevamo dei loro saltatori in area. Sapevamo di Romero, che aveva segnato già quattro gol. Ne avevano segnati undici mi sembra su calci d’angolo e di punizione. Peccato, perché i tre punti ci avrebbero permesso di continuare a lottare, ma non per questo noi demordiamo e lotteremo fino in fondo.

Quanto è arrabbiato per questo finale?
Fortunatamente abbiamo parato il rigore, perché sennò dall’avere tutto all’avere nulla sarebbe stato ancora peggio. Spero che ci possa permettere di agganciarci al treno Champions.

Il motivo dell’ingresso di Schick invece di Pastore?
Perché loro volevano che noi mettessimo palle corte, per far sì che entrassero da dietro. Per cui un po’ di palla, un po’ di gamba, un po’ di tutto e riuscivano a recuperare palla. Invece avevo bisogno di due torri dentro l’area di rigore e di mettere più pressione ai difensori del Genoa.

Le dichiarazioni sulla Lazio?
Avevo risposto perché mentre mi facevano la domanda ho pensato al famoso striscione “Oh No”, nel momento in cui l’Inter faceva gol. Allora ho detto “Così è stato, così fu”, ma io mi riferivoa quel dato, ai tifosi e a quello striscione che, detto tra noi, era ironico, era bello. Bisognerebbe dargli un premio perché, invece delle solite accoltellate tra tifosi di fazioni contrarie, era una cosa molto ironica e molto bella. Per questo ho detto “Così è stato, così fu”, a quello pensavo. Poi quando mi hanno chiesto di Lazio-Atalanta ho detto che a me non interessa, penso alla mia squadra e ci pensa la Lega. E’ stato fatto un po’ di baccano, bentornato in Italia.

RANIERI A SKY SPORT

Partita di grande intensità. Perché stavolta vi è mancata la capacità di gestire?
Diciamo che sono stati bravi loro a non mollare mai. E’ stata una partita difficilissima ma lo sapevamo. Peccato per quel calcio d’angolo dove ci siamo fatti sorprendere, stavamo portando in porto la vittoria.

Come è possibile che una squadra così alta possa far segnare un giocatore non altissimo?
Romero è già al quarto gol in queste situazioni se non ricordo male. C’era Schick che lo stava schermando ma all’ultimo è riuscito ad essere solo e a saltare di testa. Peccato perché i tre punti ci servivano ma non molliamo.

Dalla Roma mi aspetto un pizzico di attenzione in più…
Sono d’accordo con te. Volevano sfruttare la velocità là davanti, i calci piazzati e purtroppo ci sono riusciti. Menomale che Mirante ha parato il rigore.

Quanto sarebbe dura non ottenere la qualificazione in Champions?
Siamo riusciti a raddrizzare una situazione problematica e siamo in corsa. Lotteremo fino in fondo e all’ultimo chi avrà fatto più punti entrerà in Champions.

A quanto sarà la quota Champions?
Non lo so, speriamo di rientrarci.

RANIERI A ROMA TV

Le è piaciuta la prestazione?
Difficile dire cosa servisse, sapevamo che avremmo trovato un fortino e dovevamo aggirarlo per trovare il varco giusto. Si doveva girare palla più velocemente e poi affondare sugli esterni come alcune volte siamo riusciti a fare. Dovevamo fare di più, poi all’ultimo eravamo riusciti a far gol, contro una squadra che sapevamo si sarebbe chiusa e sarebbe ripartita in contropiede, e avrebbe sfruttato le palle inattive. Peccato perché fai gol all’ottanduesimo. Non è finita ma è un peccato, bisogna saper accettare il risultato perché potevamo perdere, meno male che Mirante ha parato il rigore. Chissà che questo punto non ci permetta di agganciare la Champions, certo è che volevamo fare 12 punti. Non è possibile, facciamone 9 adesso e vediamo un po’. Dobbiamo sempre sperare in qualcosa e poi tireremo le somme.

Come si ricaricano le pile?
Credo che bisogna lottare, l’obiettivo è lontano ma prima lo era ancora di più. Non dobbiamo avere rimpianti, non sappiamo cosa può succedere in tre partite, dobbiamo cercare di fare il massimo. Oggi ci abbiamo provato, sono stati bravi loro. Romero è al quarto gol, l’avevamo schermato ma all’ultimo è riuscito a svincolarsi. Peccato, complimenti a loro ma non dobbiamo mollare.

Cosa serve alla squadra?
L’autoconvincimento che tutto è perduto e dobbiamo provarci, se non si dovesse riuscire per lo meno ci abbiamo provato. Se tu già pensi che non riesci e non lotti per cercare di fare i punti necessari, e poi vedi che le altre perdono punti importanti e tu non arrivi, allora recrimini. Dobbiamo lottare fino in fondo.

Ha influito la vittoria dell’Atalanta?
Non lo so, l’Atalanta sappiamo che sta attraversando un periodo magnifico. Logico che avesse la possibilità di vincere, a me non interessa mai cosa fanno gli avversari e guardo sempre a cosa voglio e posso fare io. Mi auguro che anche i giocatori la pensino così.

De Rossi come sta?
Fino adesso si è allenato a parte, credo che da martedì rientrerà in gruppo e valuterò tutte le componenti, vedremo tutti come stanno.

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