Raggi nel bunker sfida i ribelli: «Se mi sfiduciate, tutti a casa». E sullo Stadio non si sbilancia

E’ il secondo compleanno al Campidoglio per la Raggi, eletta il 20 giugno del 2016, e nel bunker è circondata solo dai fedelissimi mentre il resto della maggioranza è tentato dallo strappo per la vicenda di Tor di Valle. La sindaca ha detto ai suoi: “Tanto se cado io, si va tutti a casa“. E sullo Stadio: “Non ne parleremo“. Per la vicenda del progetto della Roma rimane schiacciato il tasto pausa in attesa delle carte e interrogatori sull’inchiesta.

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