Raggi: “La differenza tra i Friedkin e Pallotta si vede, loro non vogliono speculare. Stadio della Roma? Vedrei bene zona Ostiense”

Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport a proposito del progetto stadio. Queste le sue parole:

Come sta?

Bene direi, si continua in questo periodo di campagna elettorale

Cinque anni fa si presentava con l’opposizione. Questa è una campagna di riconferma. Come cambia l’approccio alla riconferma?

La campagna elettorale è un po’diversa perché i 5 anni di amministrazione mi hanno consentito di ricostruire la macchina amministrativa. Ora so farla correre. Quando ascolto i miei avversari, quando si presentano, sento dire cose ai limiti dell’irrealtà. Spesso sembrano non aver nemmeno fatto ‘i compiti’. Abbiamo avviato il risanamento dei bilanci, riattivato i bandi pubblici, ricominciato a pagare le imprese che lavorano con Roma Capitale. Questo significa dare lavoro, in un momento in cui il lavoro è la priorità.

Nei nostri sondaggi risulta la favorita. I sondaggi nazionali però sono diversi…

Quando giro per la città incontro persone che mi incitano ad andare avanti. Aver fatto la parte della ricostruzione faticosa ci ha consentito di fare interventi in cui abbiamo portato la luce in periferia, o l’acqua dove non c’era. Abbiamo lottato come leoni per avere 4 partite degli europei. Abbiamo lavorato a più livelli, sulle strade, sulle scuole, sulle case popolari. Certo non abbiamo trasformato Roma in Lugano in 5 anni, ma abbiamo avviato una serie di processi. Davanti a noi abbiamo 10 anni di investimenti che se ben condotti possono trasformare la città. Pensiamo alla mobilità sostenibile. Vogliamo trasformare radicalmente la mobilità. Abbiamo cominciato a realizzare una rivoluzione del traffico. Se non andiamo avanti in questa direzione Roma si blocca e torniamo indietro di 10 anni. I partiti concorrenti, storicamente, hanno sempre messo le mani su Roma, creando un debito da 13 miliardi che non si sono mai trasformati in servizi. Potremmo dedicare 200 milioni alla nostra città e invece dobbiamo darli alle banche. Con un milione si può costruire un asilo nido, o comprare 2 autobus. Le dirigenze che stanno dietro a Gualtieri sono queste. Le dirigenze dietro a Michetti sono quelle che c’erano con Alemanno. Dobbiamo continuare nella direzione in cui la meritocrazia vince. ‘Bando’ non è una parolaccia, ti consente di dare alla città un servizio di qualità.

Molti votano Raggi perché “non ruba”…

Non basta. E’ una precondizione. Ce li ricordiamo tutti gli articoli che ogni tanto escono sui giornali. Eravamo considerati, a Roma, la capitale della corruzione. C’era un sistema feudale e questo è gravissimo. Abbiamo semplicemente fatto le cose come le prevede la legge. Tutti i soldi che abbiamo trovato li abbiamo destinati ai servizi. Centinaia di palestre scolastiche, messa a norma degli impianti scolastici… Questi sono lavori che non si vedono ma che sono stati fatti mettendo a posto i conti e senza rubare. Abbiamo comprato autobus con i soldi dei cittadini e nessuno si è messo in tasca mazzette. Se non si ruba i soldi ci sono. Abbiamo preso l’Atac e abbiamo risanato l’azienda. Abbiamo dato lavoro a 12 mila famiglie. Abbiamo ricominciato a comprare gli autobus e quando abbiamo fatto la gara un’industria praticamente fallita ha ricominciato ad assumere e a crescere.

Come pensa che andrà a finire il braccio di ferro per la discarica di Albano. C’è qualcosa che avete sbagliato?

Sulla discarica il Tar mi ha dato ragione. Nella regione ci sono aperte solo 2 discariche e questo crea un disastro, perchè noi comuni non sappiamo dove scaricare i rifiuti. Con un’ordinanza ho dovuto aprire la discarica di albano, prendendomi delle responsabilità. Mi sono sostituita all’inerzia della regione. Errori ne sono stati fatti, solo chi non fa non sbaglia. A volte ho nominato persone che non si sono rivelate all’altezza ma ho avuto la capacità di rimuoverle. Ho le mani libere, non devo rispondere ad ordini di partito. A differenza mia gli altri candidati sono emanazione dei propri partiti. Non si è ben capito il ruolo di sindaco. Essere sindaco significa fare un accordo con i cittadini che si chiama programma. Se gli assessori non sono più in grado devi essere capace di prendere quella persona, ringraziarla e rimuoverla per nominarne un’altra. La linea che ho perseguito non è mai cambiata. Quando ho detto che Ama andava risanata gli assessori li ho rimossi. Ama è in corso di risanamento e ha un piano industriale che prevede autonomia sugli impianti. Stanno arrivando i nuovi camion dell’immondizia, i nuovi spazzini. Ama non assumeva da tempo. Tutto questo è ciò che andremo a realizzare nel prossimo quinquennio. Pulizia dei bilanci, risanamento e pianificazione. I miei avversari continuano a parlare per sentito dire, ma non hanno contezza e cognizione. Non hanno soluzioni.

Lanzalone è stata una sua libera scelta? Un progetto che può essere lo spot elettorale per il Giubileo 2025?

Un progetto bellissimo che doveva essere realizzato entro il 2026 lo avevamo posto in essere ed era la navigabilità del Tevere. Con il ministero ai Trasporti avevamo studiato la navigabilità e quantificato l’intervento in 300 milioni di euro. Per me è un progetto bellissimo. Vorremmo recuperare questo progetto e avere la possibilità di vivere il Tevere non più come una ferita ma come una risorsa. Sul Tevere insistono 11 competenze diverse e nessuna in capo al sindaco. L’unica competenza del sindaco è una striscia di ciclabile, ma in teoria io non posso intervenire. La Spiaggia Tiberis che realizzo ogni anno e che poi devo smontare la realizzo perchè ho chiesto la concessione di quell’area. Con la navigabilità ci riprendiamo il fiume ed è una scusa per riorganizzare anche le competenze. E poi c’è Expo 2030, che non dovete immaginare come quella di Milano. Va immaginata come quella di Montreal negli anni ’70. Atterrerebbe in città. Tutti verrebbero nei nostri quartieri a lavorare. Parliamo di Roma come laboratorio a cielo aperto. Lanzalone? Magari Acea fosse la più grande municipalizzata d’Europa. Era tenuto in grande considerazione perchè aveva salvato l’azienda livornese dei rifiuti. E’ stata una scelta condivisa, poi è stato allontanato.

Che dice la Raggi sullo stadio della Roma?

Innanzitutto stiamo lavorando con la Roma, i Friedkin sono molto seri e vogliono fare lo stadio senza fare la speculazione. Io direi che il luogo in cui vedrei bene lo stadio è quello della zona di Ostiense, vicino Testaccio. Lì c’è tutto e siamo vicini al cuore dei romanisti. Ci sono aree che mi sembrano adatte.

Più Gazometro o Mercati Generali?

Mercati Generali è pubblico e su quella zona posso fare un ragionamento. Gazometro è privato. Ci sono tanti ragionamenti che si possono fare. Ci troviamo davanti ad una società che ha cambiato totalmente dirigenza. La differenza con Pallotta si vede e si sente. Anche banalmente sull’approccio sulla questione allenatore. Stiamo lavorando anche con la Lazio per la realizzazione del loro impianto. Non sarebbe male se entrambi i club della Capitale avessero un proprio stadio. In questo momento mi sento come Mourinho che fa la corsa verso la Sud. Ci sto mettendo il cuore e l’anima.

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