Rabbia Dzeko: «Era rigore. Bisogna fischiare contro il Barça…»

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Ha segnato al Camp Nou come fece nel suo primo anno di Roma e anche stavolta come in quella occasione il suo gol probabilmente non servirà a niente. Ma Edin Dzeko ha lasciato ancora il segno ed è entrato nella storia della società giallorossa. Il centravanti bosniaco infatti ha raggiunto quota cinque in Champions, è il primo giocatore della Roma a stabilire questo limite e ha superato Totti che nella stagione 2006/2007 aveva totalizzato quattro reti. Era capitato solo tre volte che una squadra in questa competizione si facesse due autoreti e certi errori a questi livelli si pagano. Dzeko è stato tra gli ultimi ad arrendersi. Ha segnato un grande gol e si era procurato anche il rigore che dopo pochi minuti avrebbe cambiato la partita. Alla fine, nelle sue parole c’è tanta delusione: «Sin dal primo minuto abbiamo provato a giocare come sempre, con il pressing alto, sapendo anche che loro sono più forti. Peccato, il 4-1 è pesante, il 3-1 sarebbe stato un risultato più leggero. Ma sui quattro gol segnati da loro, tre sono stati nostri autogol». Probabilmente il centravanti si riferisce anche al quarto gol del Barcellona, quando Suarez si è ritrovato sui piedi il pallone deviato da Gonalons, entrato nella ripresa al posto di Pellegrini. Però quel rigore, per la spinta di Semedo a Dzeko lanciato in area, fa ancora discutere e su questo si è espresso anche Di Francesco a fine partita: «Quell’episodio avrebbe cambiato la partita, l’arbitro avrebbe dovuto avere coraggio a fischiare un rigore contro il Barcellona. Siamo entrambi meritatamente qui, doveva essere un confronto più equilibrato».

MENTALITÀ – La Roma ha dimostrato che le manca ancora qualcosa per essere competitiva a questi livelli. Gli errori individuali a questi livelli costano caro: «Non lo so se abbiamo la mentalità giusta per questi appuntamenti, di sicuro loro restano più forti. Se sbagli contro queste squadre ti puniscono», conclude il centravanti. Adesso la Roma deve voltare pagina in fretta. Archiviata salvo miracoli la Champions continua la corsa al terzo posto e il pareggio di ieri dell’Inter nel derby è un vantaggio per la squadra giallorossa. Dzeko guarda avanti: «Si riparte dalla Fiorentina, sabato c’è un’altra partita importante e dobbiamo vincerla per giocare la Champions il prossimo anno. Poi penseremo alla gara di ritorno contro il Barcellona».

SEMPRE EDIN – Dzeko non si ferma mai. Sabato giocherà ancora titolare contro la Fiorentina. Il centravanti è uno dei tre giallorossi più utilizzati da Di Francesco insieme con Alisson e Kolarov. La sua stagione è stata finora positiva, ha avuto un periodo di flessione, coinciso con la trattativa per la sua cessione al Chelsea, trasferimento che alla fine il centravanti ha rifiutato. Ha preferito restare alla Roma e finora il cammino della squadra di Di Francesco è stato segnato dai gol del bosniaco. Oltre ai cinque di Champions (con tre assist) ci sono i quattordici in campionato con due assist. Ieri ha partecipato all’assalto  finale, è stato pericoloso fino alla fine. La Roma si aggrappa ai suoi gol per centrare l’obiettivo Champions anche per la prossima stagione.

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