Questa è tutta un’altra Roma

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini-D.Stoppini) – I l fiocco giallorosso c’è già, così la frase classica: tanti auguri presidente. Certo, James Pallotta qualche puntura di spillo ieri l’ha ricevuta dal suo tecnico preferito, però siamo convinti che non farà drammi. I conti, eventualmente, li farà giovedì, se la rimonta col Lione non avverrà e l’Europa League andrà in archivio. Una cosa è certa: quando il numero uno della società diceva che la squadra era stanca e occorreva fare un po’ di cambi forse aveva ragione, perché i rincalzi a Palermo hanno fatti bene.

GRENIER SI PRESENTA – Grenier, ad esempio, è stata una bella sorpresa. I pochi minuti con la Fiorentina non erano riusciti a inquadrarlo, con i rosanero ha mostrato piede e buone intuizioni. «È stata una vittoria importante e una prestazione seria – dice il francese –. Abbiamo riscattato la sconfitta di Lione, un’ottima prova di squadra. Serviva tornare a fare punti, dobbiamo fare il massimo in ogni minuto». Sul suo impiego è chiaro: «Una grande squadra come la Roma deve contare su una rosa ampia, l’allenatore ha chiamato in causa chi aveva giocato meno e tutti hanno risposto presente, questo conta. Giocare con grandi campioni conta e anche l’assist per El Shaarawy è venuto grazie a una giocata studiata in allenamento». Poi Grenier parla del futuro: «In campionato è ancora lungo, ci sono tante partite. Dobbiamo ridurre il più possibile il divario con la Juve, ma siamo in corsa su altri due fronti. Ora però pensiamo all’Europa League. L’andata è stata complicata, ci aspetta una gara difficile. Il Lione io lo conosco (è un ex, ndr): siamo in grado di fargli dei gol, speriamo di poter fare una prestazione importante, ribaltando il risultato e qualificandoci per i quarti».

MARIO RUI TORNA – Ha la faccia contenta anche Mario Rui, che ha esordito dal primo minuto in campionato. «Bruno Peres doveva prendere il loro terzino in fase di non possesso e io dovevo abbassarmi in difesa – spiega –, poi una volta riconquistata palla dovevamo alzarci entrambi». Giocare fa venire voglia anche di Nazionale: «È una risposta facile: è un sogno per qualsiasi giocatore, anche per me: mi farebbe moltissimo piacere». Il Palermo è dietro alle spalle ed il Lione invece è la prossima sfida: «In partite come queste contro i rosanero si deve battagliare, abbiamo dato una buona risposta anche in relazione agli ultimi 15 giorni, era importante vincere senza subire gol: obiettivo centrato». Col Lione, ovviamente, sarà diverso. «Vincere stavolta era importantissimo anche per acquisire le certezze che un po’ avevamo perso – chiude Mario Rui –. Contro il Lione sarà difficile, ma giochiamo all’Olimpico e abbiamo tutte le carte in regola per ribaltare il risultato. Siamo pronti».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti