Quel vincolo architettonico al centro degli affari illeciti

L’iter di approvazione riguardo lo Stadio della Roma ha dovuto subire un lunghissimo processo. In particolar modo, riporta nell’edizione odierna Il Tempo, le ombre più fitte si concentrano sulla questione relativa al vincolo architettonico sull’ex ippodromo di Tor di Valle. A confermarlo è il consulente di Eurnova Luca Caporilli, arrestato lo scorso 13 giugno e rilasciato nella giornata di ieri. Attraverso alcune sue dichiarazioni durante gli interrogatori, la Procura ha potuto perfezionare il quadro accusatorio.  «Qualche giorno prima dell’incontro con Prosperetti l’architetto Paolo Desideri raggiunse in ufficio me e Contasta: ci disse che aveva parlato con Prosperetti e che quest’ultimo gli aveva detto che avremmo dovuto ricostruire parte delle tribune dell’ippodromo. Ci fece capire che avrebbe dovuto progettare lui la ricostruzione, Noi di Eurnova abbiamo vissuto, sia la riproduzione delle tribune, sia l’affidamento della progettazione all’architetto Desideri, come una cosa che dovevamo fare per venire incontro alle richieste della Soprintendenza, che abbiamo ritenuto di dover soddisfare per non scontentare Prosperetti e per offrire qualche cosa in più al Mibaci», le sue parole.

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