Quanti piatti: da «Lulic71» al gelato «Fondente Yanga-Mbiwa»

La Gazzetta dello Sport (F.Scano) – «Domani: Nun ce fate rimpone da magnà». Nessun romano si è sorpreso di leggerlo lo scorso aprile, quando è comparso a Trigoria dai tifosi romanisti prima del match con la Lazio di campionato. A Roma infatti il derby non si gioca solo sul campo, ma anche a tavola. Così sei calciatori si allenano anche i cuochi scaldano i fornelli per un menù speciale. Ogni quartiere della Capitale, sulla scia del clima che crea il derby, sforna piatti e ricette giallorosse o biancocelesti. A Piramide la cacio e pepe diventa una «Lulic 71», a Baldo degli Ubaldi un gelato al cioccolato rinasce con il nome di «Fondente Yanga-Mbiwa», a Garbatella un caffè e un ventaglio di pasta sfoglia si trasformano in una «Doppietta Delvecchio» mentre davanti allo stadio Olimpico un doppio cheesburger con bacon è un «Di Canio 3­1». La lista è lunga come la fantasia, che non manca ai ristoratori quando è derby.

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