Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Pochi punti in comune. L’ambizione Champions da una parte, il sogno Europa League dall’altra. Città calda e calorosa, Roma. Un pelino più fredda (ma giusto un po’) la Bergamo illuminata da due anni dal calcio intenso e frizzante firmato Gian Piero Gasperini. Un elemento che lega le due sponde tuttavia c’è: l’organizzazione meticolosa, ai limiti della perfezione, che si respira all’interno dei due settori giovanili. Da sempre, il vivaio giallorosso e quello nerazzurro sono tra i migliori non soltanto in Italia, ma in tutta Europa. Numeri e dati lo testimoniano.
L’obiettivo di una struttura di alto livello dedicata ai giovani, al di là dei trofei che contano relativamente, dev’esser quello di costruire e formare atleti adatti al calcio professionistico. Roma e Atalanta, in tal senso, fanno parte del pacchetto delle prime cinque squadre in Italia per numero di giocatori prodotti e forniti al massimo campionato nazionale. Oltre alle tre grandi storiche del nord, ci sono loro. Impressionante il numero di elementi nati o passati per il settore giovanile dell’Inter (Destro, Andreolli, Duncan, Santon, Zaniolo, Bonucci, Bessa, Pandev, Biraghi e Benassi solo per citarne alcuni) e della Juventus (Mattiello, Mirante, Immobile, Rugani, Spinazzola, Criscito, Chibsah, Iago Falque, Rogerio). Non se la passa male nemmeno il Milan, da sempre fucina di ottimi talenti: dai fratelli Donnarumma a Cutrone, passando per Petagna, Paloschi, Locatelli, Matri, Verdi, Calabria, Abate, De Sciglio, Antonelli e molti altri.
La Roma presenta una batteria interessantissima. Oltre ai quattro tuttora marchiati di giallorosso (i due Pellegrini, Florenzi e De Rossi) ci sono i difensori Romagnoli (Milan), Barba (Chievo) e Calabresi (Bologna), oltre ad un nutrito gruppo di centrocampisti: Viviani (Spal), Bertolacci (Milan) e Mazzitelli (Genoa). Anche davanti non si scherza, con gli esterni D’Alessandro (Udinese), Ciciretti (Parma) e Politano (Inter) più le punte Caprari (Sampdoria) e Tumminello (Atalanta). Gli orobici non sono da meno. Due portieri di rendimento come Sportiello (Frosinone) e Consigli (Sassuolo) oltre a Padoin (Cagliari), Baselli (Torino), Sala (Sampdoria), Bastoni e Grassi (Parma), Gagliardini (Inter) più una discreta aggiunta di gente attualmente al Milan: Conti, Caldara, Montolivo, Kessie, Bonaventura. Senza dimenticare l’ultimo diamante, quel Musa Barrow nato in Gambia il 14 novembre di 20 anni fa. Un piccolo fenomeno, già sul taccuino di molti operatori di mercato.