Quando l’avversario diventa l’egoismo

Nel momento del rosso preso da Magnusson la Roma si trovava a combatterecontro un avversario in inferiorità numerica e con mezza difesa titolare fuori uso, il risultato era ancora di parità. Pellegrini, in pochi minuti, ha respinto i brutti pensieri ed ha riportato i giallorossi in vantaggio. Da lì in poi, come riporta Il Messaggero, la squadra di mister Di Francesco ha cominciato a giocare la partita dell’egoismo con troppi elementi che hanno pensato più alla gloria personale che a quella collettiva. Il match è rimasto in bilico fino alla fine, ma quello che è successo dopo il 2-1 non va dimenticato. Queste sono le cose che vanno migliorate se si vuole diventare realmente grandi.

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