Quando l’arbitro perdona l’Inter. Il differente trattamento per il deficit dei nerazzurri e quello del Milan

C’è un derby segreto tra il Milan e l’Inter. La partita però non è sul rettangolo di gioco, ma riguarda i bilanci dei due club. L’Uefa, nel giudicare i bilanci dei due club, non si è comportata in modo imparziale: di manica larga con i nerazzurri, di manica molto più stretta con i rossoneri. I documenti di Football Leaks permettono di conoscere le cifre esatte prese in considerazione dalla Uefa per valutare il rispetto del Fair Play Finanziario. Come riporta L’Espresso, in 30 mesi, dal giugno del 2014 al dicembre del 2017, il Milan ha accumulato perdite pari a 145,9 milioni di euro. Sottraendo a questa cifra la deviazione considerata accettabile dal massimo organo europeo per quegli anni, il rosso scende a 120,9 milioni. La situazione dell’Inter invece è di gran lunga peggiore. Dal 2012 al 2014 il deficit accumulato è di 210 milioni di euro che, al netto della deviazione considerata accettabile in quegli anni, diventano 165 milioni di euro. Perché allora la Uefa ha deciso di usare le maniere forti solamente con il Milan, escludendolo dalle Coppe, riammettendolo successivamente, solamente a seguito del ricorso al Tas di Losanna, mentre ha lasciato passare l’Inter? Perché ha firmato un accordo con i nerazzurri, mentre non è stato permesso ai rossoneri? Notizie e numeri che mettono in discussione l’imparzialità della Uefa.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti