Progetto stadio. Serve nuova delibera, lite Raggi-Regione

La Gazzetta dello Sport (V.Piccioni) – Gli ottimisti lo vedono come un fisiologico pit stop verso il traguardo. I pessimisti come il segnale che il percorso verso il nuovo stadio della Roma è ancora pieno di trappole. Fatto sta che ieri, con la mancata proroga della conferenza dei servizi, e la decisione della Regione di fissare al 30 marzo la data per la presentazione di altri documenti, e soprattutto del nuovo progetto su cui era stata trovata in Campidoglio l’intesa Roma città-Roma squadra, si è capita una cosa: è molto probabile, per non dire certo, che il compromesso sullo stadio a cubature (e a opere pubbliche?) ridotte, dovrà ricominciare l’iter nuova delibera con nuovo «interesse pubblico» con nuova conferenza dei servizi. Anche Paolo Ferrara, capogruppo pentastellato, ne è convinto: «La faremo entro 30 giorni».

SI’ E NO – Ieri, il campo centrale è stato la Regione Lazio. Il presidente Nicola Zingaretti ha spiegato che «gli uffici non hanno potuto che prendere atto dell’orientamento in sede di conferenza dal rappresentante unico di Roma Capitale, che ha confermato il parere negativo sul progetto. Orientamento in pieno contrasto con la comunicazione ricevuta da parte del Sindaco di Roma». La confusione è nata dal fatto che in Conferenza il nuovo progetto non è stato presentato. Per il Pd, tutto questo è il segnale delle divisioni all’interno di 5 Stelle. Per la Raggi, invece, la Regione cerca di «creare confusione con vecchi trucchi». Regione che risponde mettendo online il verbale della conferenza dei servizi con il no della rappresentante del Comune. Insomma, è scontro. Una situazione che però non spaventa James Pallotta: «Tutto procede bene».

 

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